TEATRO SAVIO: “ANDROMACA” L’ARCHETIPO CHE RIVELA IL NON SENSE

Tutto luce l’abito e tutto buio il palcoscenico. Piedi scalzi e una piccola sciarpa che viene tolta e viene rimessa, una sedia e un’anfora, un graffio di proiettore e una candela tremolante. Andromaca ha creato un mondo in bianco e nero, tripudio di colori trasformati in voce e mimica, cambi di scena che si attuano sui lineamenti del volto, ora rappresentazione luttuosa e violenta, ora specchio etereo di un sogno, ora impeto ora implorazione.

Carmelinda Gentile è strumento accordatissimo, la sua faccia di attrice muta in un battito, da un sospiro ad un grido, attraversando le epoche, ricucendole assieme in un unico drappeggio; una sola mossa di un braccio e il tailleur che ha indosso diventa inevitabilmente tunica; un passo in avanti e ci ha già trasportati nel racconto di un nuovo scenario.

Presenza fissa delle stagioni teatrali organizzate dall’Inda al Teatro antico di Siracusa, nota al grande pubblico come la Beba della fiction televisiva “Il Commisario Montalbano”, qui la regia di Giannella D’izzia la sceglie come unico punto di vista, la circonda, la segue, la ricaccia indietro nella distanza del dolore, la rende lieve e caduca come un’illusione e immota e millenaria come un archetipo. Ed è la potenza della parola a calcare con lei la scena, con il testo inedito della scrittrice palermitana Clelia Lombardo che costringe la narrazione a corti-circuiti, dritta verso la scelta finale, verso la responsabilità della scelta finale, ch’è quella di chiamare dal profondo di sé la capacità eroica e la volontà inesausta di dire ciò che è, lottando contro le apparenze, rivelandone il non sense.

Nono appuntamento di Atto Unico. Scene di Vita, Vite di Scena, Andromaca”, prodotto dalla stessa QuasiAnonimaProduzioni che realizza l’intera rassegna, andato in scena al Teatro Savio di Messina in prima nazionale, ha visto in platea, tra gli altri, Antonio Alveario e Giada Vadalà. E un debutto sarà anche l’ultimo appuntamento di Atto Unico, “Matrioska” (QAproduzioni, regia e drammaturgia Auretta Sterrantino, con Giada Vadalà, Alessio Bonaffini, Oreste De Pasquale, Loredana Bruno) in cartellone il 30 marzo. Per l’occasione Atto Unico proporrà al pubblico una doppia messinscena, con lo spettacolo pomeridiano e la replica serale. Prenotazioni e prevendite già in corso alla libreria Mondolibri Messina.

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