CALCIO, Il MESSINA SI AGGIUDICA IL BIG MATCH CON LA CASERTANA

Messina-Casertana (arbitro Antonio Giua, sezione di Pisa)

Le premesse per assistere ad una bella partita di calcio ci sono tutte: sul verde manto erboso del San Filippo si affrontano due delle migliori squadre del girone, due big dal cammino inverso ma accomunate da un comune destino: il salto di categoria. Il calcio giocato non delude le aspettative, specie nel secondo tempo, con ribaltoni da una parte e dall’altra che regalano tante emozioni ai cinque mila presenti quest’oggi sugli spalti. Oltre al gol dopo soli 14 secondi di Ferreira, da segnalare due spunti: la dedica allo sfortunato Franco, alle prese con un lungo infortunio e l’ennesima espulsione di Grassadonia, che però questa volta a fine partita riconosce le sue colpe sull’accaduto.

La cronaca. In barba al bisbigliato turnover, il tecnico salernitano schiera la formazione tipo: Lagomarsini in porta, il rientrante Silvestri insieme a Pepe e D’aiello, linea mediana composta daBucolo e Maiorano, insieme al più avanzato Ferreira, sulle fasce Guerriera e Squillace, in avanti il duo esperto Bernardo-Corona. Ugolotti dal canto suo non rinuncia ai suoi migliori elementi: Fumagalli, D’Alterio, Bruno, Marano, Idda, Conti, Demarco, Correa, Varriale, Mancino, Cruciani. Avvio da record dei giallorossi che già dopo una quindicina di secondi trovano il vantaggio: Ferreira, servito da Corona, lascia partire il suo solito tiro dalla distanza che, complice una deviazione di Conti, si infila in rete senza che il portiere Fumagalli possa far nulla, per la gioia di un San Filippo già in festa, che assiste anche alla bella dedica del gruppo al compagno Franco , tramite l’esposizione di una maglia. Al 7’ il Messina potrebbe raddoppiare il vantaggio ma Bernardo, ottimamente servito da Maiorano con un tocco sotto, non riesce a scavalcare il portiere; tra il 20’ ed il 21’ show personale del portoghese giallorosso che prima lascia partire un gran tiro terminato alto da posizione decentrata, poi egoisticamente nell’azione successiva si incaponisce con il pallone senza servire il compagno Corona, libero di andare a rete. Proprio il bomber palermitano pochi secondi dopo lascia partire una rasoiata con il suo sinistro, sfilata a lato del portiere. Da questo momento in poi la partita vive una fase di stanca, con qualche occasione creata dalla Casertana: dopo l’ammonizione di Bruno (22’), al 32’ Varriale protesta per un tocco di mano in area di un difensore peloritano, per la verità apparso non così evidente; cinque minuti dopo il talentuoso Mancino calcia un’ottima punizione terminata sopra la traversa di poco, mentre al 40’ è provvidenziale Lagomarsini che ripiega su Mancino , sfuggito ad un disattento Silvestri. Al 43’, dopo qualche screzio fra Cruciani e Corona che costa un giallo ad entrambi e l’ammonizione anche a danni di Squillace, Lagomarsini alza sulla traversa la punizione di Correa. Termina così la prima frazione.

Nella ripresa Ugolotti, tecnico dei campani, opera due cambi: Agodirim e Bacio Terracino rilevano Cruciani e Varriale. Il Messina nei primi minuti sembra essere rimasto ancora negli spogliatoi e così l’iniziativa è degli ospiti, ma proprio nel loro momento migliore arriva il 2-0 firmato da Corona, che approfitta di un malinteso fra Fumagalli e Conti (disturbati dall’inserimento di Ferreira) e insacca dalla trequarti a porta spalancata con un tiro potente e preciso diretto all’angolino: per “Re Giorgio” è doppia cifra (11 reti). Nei minuti successivi il Messina potrebbe chiudere la partita ma è sfortunato sia nell’occasione della quasi autorete di Idda, salvato due volte dalla traversa, e sia in occasione della schiacciata di testa di Silvestri, non terminata a buon fine. Ma il calcio è strano, si sa, è l’allontanamento (il quarto stagionale) di Grassadonia dalla panchina per qualche parola di troppo probabilmente diretta a Mancino, al 15’, genera nervosismo tra i bianco scudati che subiscono due minuti dopo la scorribanda vincente degli ospiti: su un’azione convulsa non basta la doppia prodezza di Lagomarsini sui tentativi ravvicinati degli attaccanti casertani, poiché Maiorano è costretto a fermare con la mano un colpo di testa sulla linea e a pagare con il rosso; sul conseguente calcio di rigore, accorcia Mancino. L’espulsione rompe gli equilibri e la Casertana prende in mano la partita, con i giallorossi sulla difensiva, pronti al contropiede: intorno al 20’ è clamoroso l’errore di Bernado che stoppa male in area invece di andare in rete; l’attaccante nativo di Erice non è in giornata e viene sostituito da De Vena al 23’, mentre poco dopo l’abbandono di Maiorano, Simonetti rilevava Corona. Al 24’ Agodirim si gira bene in area ma conclude a lato, mentre al 29’ (dopo il cambio Demarco-Chiavazzo), Bacio Terracino manda alto il suo colpo di testa; non passa neanche un minuto che Mancino colpisce una clamorosa traversa su una rapida girata, mettendo i brividi ai supporter giallorossi. Al 35’ Cucinotta fa il suo ingresso al posto di Guerriera e solo tre minuti dopo viene ristabilita la parità in campo grazie all’espulsione di Agodirim, reo di un colpo proibito ai danni di Bucolo. Nei minuti finali del match il Messina resiste a diverse sortite avversarie e dopo cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara, la squadra grida al cielo una preziosa vittoria.

Nel prossimo turno, in casa della Vigor Lamezia, gli uomini di Grassadonia proveranno a vendicare la debacle subita in casa nel girone di andata. [ROBERTO FAZIO]

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it