SCUOLA POPOLARE E PRATICHE SOCIALI: LA PROPOSTA DI PRC PER COMBATTERE LA CRISI DELL’ISTRUZIONE

“L’importante crisi economica che stiamo vivendo ci impone un cambio radicale di rotta che soltanto le pratiche dell’autorganizzazione dal basso possono indicare”.  Il Circolo Peppino Impastato – Rifondazione Comunista Messina insieme ai suoi militanti, da ormai tre anni tenta di sviluppare sul territorio iniziative positive per il sociale. Ne è esempio la Scuola Popolare il cui progetto di sviluppo sarà presentato oggi pomeriggio.

L’istruzione costa e questi costi sono la causa di un inasprimento delle differenze tra ricchi e poveri. Dalla scuola primaria sino all’università, per chi può permettersela, le famiglie devono sobbarcarsi i costi del necessario corredo didattico.

I tagli alla pubblica istruzione hanno innescato il rafforzamento di un sistema precario, qualitativamente discutibile e quasi inaccessibile ai redditi bassi. L’impossibilità stessa di garantire lezioni di recupero a carico dello stato porta come conseguenza naturale che chi non può attingere al mercato delle lezioni private viene tagliato fuori. Queste le considerazioni del Circolo Peppino Impastato- PRC Messina che, con l’appoggio della Rete per l’Autorganizzazione Popolare (R@P), presenterà nel pomeriggio di oggi, alle ore 18 presso la Casa Rossa di Via Placida, il progetto Scuola Popolare e pratiche sociali.

“Per studenti che subiscono pesantemente la crisi, la Scuola Popolare è uno strumento che mira ad affrontare questo stato di cose attraverso l’autorganizzazione del collettivo degli insegnanti, mettendo in pratica metodi di insegnamento dal basso. Un modello di insegnamento che mette al centro lo sviluppo collettivo rispetto ai progressi individuali cercando, al contempo,  di combattere la povertà con pratiche di solidarietà e di inclusione sociale”.

L’incontro odierno prevedere, a seguito della presentazione, un dibattito e lo spazio-merenda.

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