BRACCONAGGIO AL TORRENTE TRAPANI: CACCIAVA I CARDELLINI, DENUNCIATO

Aveva attrezzato una postazione sul torrente Trapani alto: uno sufficiente superficie libera da ogni forma di vegetazione per la posa delle reti da cattura ed un capanno per mimetizzare il bracconiere, senza dimenticare di far arrivare acqua corrente,attinta nell’attigua galleria di captazione, per attirare più cardellini  che alla presenza dell’acqua si fermano per abbeverarsi.

Il bracconiere però ieri, primo maggio, ha incontrato sulla sua strada gli uomini del uomini del Corpo Forestale Regione Siciliana di stanza al Distaccamento F.le di Messina Colle S. Rizzo che con il coordinamento dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina stavano eseguendo un servizio  per contrastare il fenomeno del bracconaggio e dell’uccellagione.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIntorno alle ore 9,10 circa, nella località “Torrente Trapani Alto” del comune di Messina, hanno fermato  quindi  l’autovettura guidata dal Sig. G. F. anni 67 di Messina, e dal controllo visivo del cofano, hanno rinvenuto un borsone di colore nero contenente n. 4 gabbie con rinchiusi n. 5 cardellini di cui n. 4 adulti atti ad essere utilizzati come richiamo vivo e n. 1 piccolo nato in questa primavera c.d. ramace, nonché: n. 2 rete per la cattura dei cardellini; n. 10 picchetti in ferro; n. 2 matasse di corde di canapa; n. 2 matasse di corda di piccolo diametro colore verde.

In considerazione che tale attrezzatura è tipica per l’esercizio dell’uccellagione, il G. F. è stato  invitato presso i locali dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina per procedere alla redazione degli atti di P.G. consequenziali.

Subito dopo la redazione degli atti sopra richiamati, la P.G. procedente ritornava sul posto (Torrente Trapani Alto) dove qualche ora prima aveva fermato il G. F., per un accurato controllo della zona col fine di accertare l’eventuale presenza della postazione finalizzata all’esercizio dell’uccellagione. La postazione ricercata veniva rinvenuta a qualche centinaio di metri dal luogo del controllo operato nei confronti del G. F., pronta per l’uso.

Trattandosi di fattispecie sanzionata penalmente dalla norma indicata in premessa, si procedeva al sequestro penale di tutta l’attrezzatura e dei cardellini, e a denunciare a piede libero l’autore del fatto illecito.
L’attrezzatura sequestrata in atto viene custodita presso i locali del Distaccamento Forestale di Colle  S. Rizzo, nella disponibilità della competente A.G.

 

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