L’UNIME SCOMMETTE SULLE SMART CITIES… E VINCE!

FrontierCities – European Cities driving the Future Internet è una delle 16 piattaforme che lavoreranno per il Future Internet Public-Private Partnership, un innovativo programma europeo guidato da attori industriali che si prefigge la creazione di una piattaforma tecnologica per supportare lo sviluppo di applicazioni per l’Internet del Futuro. Il progetto è stato presentato dal gruppo di Ingegneria informatica dell’Università di Messina – responsabile scientifico il prof. Massimo Villari del Dipartimento DICIEAMA – con l’assistenza di Innova BIC e la collaborazione di importanti partners europei, come l’Università di Surrey e l’Agenzia per l’Energia slovena.

FrontierCities rientra nel Programma Smart City e funzionerà come un acceleratore di impresa: ricercherà e finanzierà le piccole e medie impresa e gli sviluppatori web che hanno in mente di migliorare la mobilità cittadina attraverso una serie di tecnologie specifiche (ICT – FI – WARE). Verranno stanziati intorno ai 150.000 euro a fondo perduto, con i quali si stima di poter finanziare circa 40 imprese innovative. Oltre al finanziamento, le aziende selezionate usufruiranno di un programma di assistenza tecnica per dar loro tutti gli strumenti necessari  – dal management al networking – per  muoversi agevolmente all’interno del mondo del lavoro.

Al colmo della gioia il prof. Massimo Villari, responsabile scientifico del Dipartimento DICIEAMA dell’Università di Messina, distintosi già da tempo per la ricerca in ambito cloud, cuore di buona parte del progetto. FrontierCities funzionerà infatti su piattaforme informatiche basate proprio sul cloud computing e big data, oltre naturalmente a utilizzare sistemi innovativi di interconnessione. Il tutto verrà poi adottato dalle imprese che dovranno proporre funzionalità pubbliche al servizio della città.

L’attesa adesso è per i primi bandi che, assicura il professore Villari, saranno pubblicati prima dell’estate.

@fabbiobbruno

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