FRANZA: “ACCORDO COI SINDACATI”, NAUFRAGA NUOVA COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE. PER ORA

L’impero della famiglia Franza stava per allargarsi in questi ultimi tre mesi, innalzando i suoi orizzonti sempre sullo Stretto di Messina e in vista dell’apertura degli approdi a Tremestieri. La compagnia di navigazione privata Caronte&Tourist stava per cullare una “sorellina di traghettamento” che, a quanto pare, si è deciso di ibernare aspettando tempi più maturi o più “strategici”. A rivelarlo l’amministratore delegato Vincenzo Franza, che, intervistato l’altro ieri da Messina Ora, ha spiegato “di aver accantonato per il momento il progetto di una nuova società di trasporto marittimo perché Caronte&Tourist ha raggiunto un accordo con i sindacati, al fine di recepire le esigenze dei lavoratori del settore”. Le richieste di questa categoria si traducono nell’applicazione del contratto di secondo livello la cui mancanza è stata oggetto del contendere nei mesi scorsi, anzi fino a una ventina di giorni fa. Riunitosi con le parti sociali, il figlio maggiore di casa Framon ha placato gli animi garantendo di non voler creare una nuova flotta e nuovi equipaggi con raggio d’azione a sud della città e smentendo soprattutto di volere aggirare l’ostacolo “salario integrativo”. Perché era di questo che le sigle sindacali accusavano i vertici aziendali.

Con le nostre inchieste sul blog Quimessina.it prima e gli approfondimenti odierni, abbiamo appurato che Vincenzo Franza aveva tutte le intenzioni di estendere il monopolio di famiglia sullo Stretto, anche se sotto un altro nome. Del resto, gli introiti di Caronte&Tourist (140 milioni l’anno) consentono di poter investire ampiamente su altri versanti. Adesso, non si tratta di mettere a tacere voci di corridoio ma di conservare in un cassetto, o meglio in cassaforte, le dichiarazioni e la volontà dell’imprenditore espresse da mesi. La notizia che una nuova compagnia di navigazione cercava personale, poco prima di certe comunicazioni parziali e ufficiose, ha fatto molto scalpore e ha allarmato i dipendenti con i loro rappresentanti al seguito. Un vero e proprio annuncio “shock” di lavoro che avrebbe determinato l‘assunzione di nuove risorse, senza i privilegi e i diritti accumulati da chi era in servizio con Caronte&Tourist o addirittura con la Bluferries, facente capo a Ferrovie dello Stato. Ad impazzare dunque selezioni e colloqui professionali, avvalorati dallo stesso Capogruppo. Si ventilava l’ipotesi che i destini di queste due compagnie potessero incrociarsi. La coincidenza che Blufferies potesse essere venduta al miglior offerente come ramo d’azienda di Rfi e che i Franza avessero mostrato interesse su quelle che sono state sempre tratte pubbliche è quantomeno ambigua.

Da precisare che il vettore statale, in termini giuridici, non dovrebbe essere facilmente cedibile. In ogni modo, Bluferries ha fermato qualunque negoziazione avesse intrapreso, dopo il passaggio di testimone da Mauro Moretti a Michele Elia come amministratore delegato. Lo sciopero dei lavoratori a metà maggio è stato rinviato. Così, inizia una fase di studio per tutti. Dal brand Caronte&Tourist al nuovo responsabile della Holding Fs, Elia: ci vuole tempo per mettere in sesto il comparto organico di una grossa azienda e per soddisfare i contratti nazionali. Intanto, il gruppo Franza cerca la via pacifica con i sindacati e lo ribadisce a noi “annunciando per il prossimo settembre la ripresa delle trattative”. “L’assicurazione principale – rimarca Vincenzo Franza – è quella di aver escluso la nascita di un’altra nostra società di attraversamento. Seppure provvisoriamente. Ma ci muoviamo su vari fronti grazie, per esempio, alla Ngi sulle Isole Eolie e alla Cartour che ci collega alla Campania ”. Questi due vettori sono dedicati al turismo: l’uno, Navigazione Generale Italiana, tutela il trasporto delle Eolie; l’altro permette anche di alleggerire il traffico veicolare sulla Salerno-Reggio Calabria mediante navi Ro-Ro Pax, dotate di comfort per un servizio che fa viaggiare distesi e riposati (come recitano la brochure di bordo e le informazioni Framon). Insomma, Franza non dimentica i traghetti bidirezionali di Caronte o le Autostrade del Mare da Messina a Salerno. Ma la chicca è la copertura anche sulla Sardegna con “Maddalena lines” che sboccia dall’intesa tra Ngi e la Enermar di Genova.

Marcella Ruggeri

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