IL POSTINO NON SUONA PIU’, CGIL: “LA CORRISPONDENZA E’ BLOCCATA NEI CENTRI DI RECAPITO”

“È trascorso giusto un mese da quando abbiamo denunciato, attraverso i mezzi di informazione, la mancata consegna della corrispondenza in alcune zone a nord di Messina. Oggi la situazione che si presenta è ancora più grave e complessa. Come in una sorta di gara al ribasso, adesso, anche i cittadini che risiedono nella zona sud, aspettano che il postino suoni almeno una volta”. A dichiararlo è il segretario generale di Slc – Cgil, Giuseppe Di Guardo.

Nei due centri di recapito di Poste Italiane, quello di Pistunina e l’altro di via Olimpia, continua giornalmente ad accumularsi corrispondenza non recapitata.

A soffrire sono gli abitanti che risiedono nelle zone di Villa Dante, Maregrosso, Minissale alto, Villaggio Cep, Santa Lucia sopra Contesse e Santa Margherita serviti dal Centro di Pistunina. A Santa Lucia, gli utenti devono fare i conti pure con l’assenza del postino che da circa 20 giorni è andato in pensione.

Per coloro che sono serviti dal centro di Via Olimpia, i disaggi maggiori sono per i residenti a San Licandro, via Olimpia, viale Regina Elena, via Interdonato, via Giovanni Paolo II , piazza XXV Aprile, via Leonardo Sciascia, viale Annunziata, via Trieste, via Longone, Fiumara Guardia, via Consolare Pompea , viale Boccetta, via Vinelli, Sant’Agata, Fondo Cardia, via San Jachiddu, Salita Tre Monti, via San Francesco, via Palermo, via Tommaso Cannizzaro, Colle Verde, San Michele, viale Giostra, Badiazza e le Contrade Ciaramita, Citola, Conte, Sperone, Cavalieri, San Paolo, Vallone, Pisciotto, Avarna e Reginella. Praticamente, mezza Messina.

“Tra i tanti servizi che Poste Italiane offre ai suoi clienti (Seguimi, Aspettami, Dimmiquando e Chiamami)” afferma Di Guardo con amara ironia, “a Messina i due responsabili dei Centri sperimentano un nuovo servizio: Vieni a prendermi altrimenti chissà quando mi vedrai. Sono infatti riprese le visite, nei due centri di Messina, di sempre più cittadini contrariati che chiedono di avere consegnata la propria corrispondenza. Quotidianamente si sfiora la rissa, ed è solo grazie alla professionalità ed al buon senso dei colleghi portalettere se non si passa dalle parole alle vie di fatto. I responsabili dei due centri di Messina dimostrano giornalmente tutti i loro limiti: i disservizi ne sono una prova tangibile; cosa aspettano i vertici di Poste Italiane ad intervenire ?”.

Attualmente una recente riorganizzazione del Centro di Pistunina ha “completamente messo all’angolo i servizi di recapito; l’allocazione della lavorazione della corrispondenza di raccomandate, assicurate ed atti giudiziari in locali fatiscenti ed inidonei, mette a rischio l’incolumità dei dipendenti che ci lavorano”.

Bisogna aggiungere, sempre in base alla testimonianza del sindacato, che anche altri centri della provincia soffrono carenza d’organico, e che le giacenze di corrispondenza riguardano anche i centri di Spadafora, da cui dipendono i servizi di Villafranca, Rometta, Venetico, Torregrotta ed altri comuni, così come quelli allocati nel versante Jonio (Santa Teresa Riva e Taormina), che in quello Adriatico (Milazzo, Barcellona, Patti, Capo d’Orlando, Sant’Agata Militello e Santo Stefano di Camastra).

“Se non si interviene subito per rimediare alla carenza cronica di personale” continua Di Guardo “la situazione andrà via via peggiorando; se a questo si aggiunge che a breve i lavoratori dovranno fruire del periodo di ferie estive, ecco che si può immaginare quali ripercussioni avrà il servizio per i cittadini. Siamo ancora in attesa di un confronto con i vertici di Poste in Sicilia. Se non arriveranno segnali attueremo proteste con il supporto dei cittadini e dei pensionati, ormai stanchi di ricevere un servizio inadeguato, e metteremo in piazza tutti i motivi per cui le questioni non si vogliono risolvere”.

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