E’ MORTO GIORGIO FALETTI

Da tempo soffriva a causa di un tumore. Poco prima delle 12 la notizia: Giorgio Faletti scrittore, attore, cantante, paroliere, compositore, sceneggiatore, pittore e comico italiano nato ad Asti, il 25 novembre 1950 è morto oggi a Torino all’età di 63 anni. Era ricoverato all’Ospedale Molinette e da qualche tempo aveva annullato tutti gli impegni perché non stava bene.

Negli ultimi anni la sua carriera si è incentrata soprattutto sulla letteratura. Il suo primo romanzo Io uccido è tra i best seller italiani più venduti di sempre.

Faletti, laureato in giurisprudenza, inizia la carriera come cabarettista nel locale milanese Derby negli anni settanta, nello stesso periodo in cui sul palco del locale circolano Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi. In televisione è ad Antenna 3 e nel 1983 partecipa al fianco di Raffaella Carrà in Pronto Raffaella. Nel 1985 è uno dei personaggi del programma televisivo di Antonio Ricci Drive In.

Il suo personaggio più famoso è Vito Catozzo, ma interpreta anche altri personaggi come Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo. Poco dopo è a fianco di Zuzzurro e Gaspare in Emilio dove crea il personaggio Franco Tamburini, stilista di Abbiategrasso. Partecipa inoltre a Fantastico nel 1990 al fianco di Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti e, successivamente, a Stasera mi butto… e tre! con Toto Cutugno.

Una svolta nella sua carriera è stata a San Remo nel 1994, dove ha ottenuto il 2° posto con un brano scritto e interpretato da lui con un chiaro il richiamo alle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Signor Tenente, una denuncia delle condizioni lavorative delle forze dell’ordine (in particolare dei carabinieri) in un periodo in cui era ancora viva “l’eco” delle bombe del ’92.

Lo salutiamo con le parole di Enrico Mentana : “Ciao Vito Cattozzo, la guardia giurata più divertente della storia. Ciao Minchia signor tenente, vincitore morale di un Sanremo. Ciao professore carogna della Notte prima degli esami. Ciao, best seller della nuova narrativa italiana. Ve ne andate insieme al multiforme ingegno del mio amico Giorgio, mite genio italiano”.

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