DA OGGI TASSA SU PC, SMARTPHONE, TV E SUPPORTI ESTERNI. IL GOVERNO FA IL PROCESSO ALLE INTENZIONI

Smartphone oltre 32 giga di memoria 5, 20 euro; computer 5, 20 euro; hard disk da due tera 20 euro; schede di memoria sino ad un massimo di 5 euro; chiavette usb sino ad un massimo di 9 euro; cellulari tradizionali 0,50 euro, televisori in grado di memorizzare in funzione pvr 4 euro. Non si tratta dei saldi di luglio ma delle tasse sull’acquisto delle nuove tecnologie, entrata in vigore oggi.

Più che telefonini, tv, pc e supporti esterni, il Governo di Matteo Renzi, su proposta del ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, ha deciso di tassare le intenzioni. Ovvero l’uso che si immagina o si presume faranno i consumatori dei suddetti prodotti. Partendo dal presupposto che, questi, sono strumenti potenzialmente in grado di scaricare musica e film. Da qui, l’imposizione per soddisfare i diritti d’autore.

Il decreto che tartassa una volta di più i contribuenti è stato approvato lo scorso 20 giugno, approfittando del letargo indotto dalle notti Mundial. Il suo reale scopo è quello di far fare cassa alla Siae. Confindustria ha calcolato che la Società italiana degli autori ed editori, grazie a questo stratagemma, passerà da un gettito di 63 milioni a uno di 157 milioni annui, con un ricarico del 150%.

Il risultato ultimo è ancora una volta che saranno anche e soprattutto i disoccupati, gli inoccupati, i cassintegrati e i pensionati a finanziare gli 80 euro mensili contemplati dal decreto Irpef a beneficio esclusivo di chi un lavoro lo ha. Chi oggi sostiene questo Governo, in altri tempi avrebbe parlato di macelleria sociale.

Se son rose… scaricheranno. (@FabioBonasera)

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