DA MESSINA ANCORA SOSTEGNO AL TAR DI CATANIA, EMENDAMENTO DI GAROFALO PER SALVARLO

Vincenzo Garofalo

Sebbene in questi giorni in molti, Piero Adamo in testa, si ostinino a ritenere quella dei Tir a Messina una questione italiana, a tenere banco è la vicenda del Tar di Catania. E sono gli stessi rappresentanti messinesi delle istituzioni a darle priorità. Ieri lo ha fatto il Consiglio comunale di palazzo Zanca, di cui lo stesso Adamo è componente, oggi è toccato al deputato nazionale del Nuovo centrodestra Vincenzo Garofalo. Il parlamentare è intervenuto a Montecitorio a difesa del Tar di Catania presentando un emendamento che potrebbe salvare la sede staccata del tribunale amministrativo regionale.

In particolare il suo emendamento al decreto legge 90/2014 contenente “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari del Governo” prevede che “non vengano soppresse le sedi distaccate dei Tar che, nel corso dell’anno 2013, abbiano un numero maggiore di ricorsi depositati rispetto alla sede del tribunale amministrativo residente nel capoluogo di regione. Oltre alle sezioni staccate situate in città capoluogo sedi di Corti d’appello”.

Garofalo già qualche settimana fa aveva risposto all’appello lanciato dal sindaco Enzo Bianco condividendo il suo documento per la salvaguardia della sede di Catania. “So bene – sottolinea Garofalo – che in questo momento si devono tagliare le spese ma i tagli non possono essere lineari, come sostengo sempre per ogni settore, ma per portare benefici reali nelle tasche dello Stato devono essere razionali. Sopprimere Il Tar di Catania, che è terzo in Italia dopo Roma e Napoli per numero di cause annuali, sarebbe una decisione priva di logica e, soprattutto, avrebbe un costo sociale altissimo in termini di salvaguardia degli interessi e dei diritti dei ricorrenti”.

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