ORDINANZA NO TIR, PIZZINO: E’ CONOSCIBILE DALLA SEGNALETICA ED È STATA NOTIFICATA AGLI INTERESSATI

Sarebbe stata una contraddizione in termini di validità perché l’ordinanza epocale, relativa al divieto di transito ai mezzi pesanti nel centro città, non è ancora pubblicata nell’Albo Pretorio. Ma, come per tutti i provvedimenti che riguardano la sfera viabilità, anche per questa “No tir”, non è necessaria l‘ufficialità nello spazio dedicato alle Pubbliche Amministrazioni. Le autorità, i soggetti “penalizzati” o comunque coinvolti dal documento e il bacino di utenza che utilizza i collegamenti viari vincolati sono stati allertati sulle nuove restrizioni.

“L’ordinanza è a norma del Codice della Strada – ribadisce oggi il dirigente alla Mobilita urbana, Mario Pizzino, dopo averlo dichiarato a gran voce in conferenza stampa, lo scorso venerdì 18 luglio -. E’ di fatto conoscibile dalla stessa realizzazione della segnaletica verticale e orizzontale che ne esprime il senso. Il regolamento del traffico è affidato al rispetto di queste installazioni che indicano l’autorevolezza del provvedimento dirigenziale. Questo recita, nell’ultima pagina, tutti gli attori interessati dalle disposizioni viarie e quindi tutti coloro a cui sono state notificate. Per tutte le tre città Messina, Reggio Calabria e Salerno Ordinanza TIR il primo giorno  (12)abbiamo avvisato le Società di navigazione, le Prefetture, l‘Anas, le Autorità Portuali e Capitanerie di Porto, oltre alle associazioni di categoria come quella degli Autotrasportatori. L’Albo Pretorio serve a rendere noto ciò che è già individuabile dagli eventi tecnici e formali di una registrazione a palazzo Zanca con un suo protocollo, esclusivamente per quel che concerne il settore viabilità”.

L’ingegnere Pizzino ha sfoggiato molta sicurezza sul fronte contestazioni, durante l’ormai storica presentazione della scorsa settimana. Le incertezze sono sorte sul piano della stesura. Ma, una volta messa nero su bianco, l’ordinanza non sembra lasciare gap né in campo concettuale né in quello progettuale.
“Stabilito che la segnaletica comporta la conoscenza e l’applicazione del provvedimento per i singoli – aggiunge Pizzino – dando appunto gli effetti tangibili, bisogna prendere atto che, se qualcuno ha pensato di inoltrare un ricorso o di rivolgersi al Governo nazionale, evidentemente l’ordinanza non solo esiste ma è molto comprensibile e riconosciuta su più canali. E’ impossibile che sia giunta una revoca da parte del Ministero competente perché una richiesta di annullamento ha i suoi tempi burocratici anche per istruire una pratica.(@MARCELLA RUGGERI)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it