BATTUTA D’ARRESTO CARTOUR, SINDACO: RISPETTO PER CITTADINI VINCE SU PREPOTENZA

“E’ un riscatto sociale fenomenale. E’ il recupero dell’identità e della dignità. Oggi, non abbiamo fermato solo 4 tir, come ha preferito pensare qualcuno che non vede al di là del proprio naso. Oggi, è una battaglia dentro 1000 battaglie che scaturiscono dalla ricerca del diritto alla salute di tutti noi. Non ci siamo fatti intimorire dalla ricchezza e dal monopolio che vige sullo Stretto di Messina. Il benessere della comunità deve sopraffare la prepotenza”. Il sindaco di Messina, Renato Accorinti “non si nasconde dietro un dito” e figuriamoci dietro un camion di stazza superiore alle 7 tonnellate e mezzo. E’ andato incontro, poche ore fa, alla sfilza di mezzi pesanti che sono approdati al Molo Norimberga con la linea più giovane del gruppo Franza, non con fare minaccioso ma con il piglio di chi è padrone della scena o meglio delle strade di questa città. Accorinti ha suonato la seconda nota della sua ordinanza (perché al secondo giorno di applicazione) esponendosi in prima persona contro la forza imponente degli armatori. Ha dato una scossa al sistema, incitato da diversi rappresentanti delle istituzioni e dalla popolazione. Se è vero che il Capo di Palazzo Zanca ha fatto della sua capacità comunicativa la sua carta vincente, è anche riuscito, nel giro di 4 ore e mezzo (dalle 9:30 alle 14) di stazionamento sul Cavalcavia, a crearsi quasi degli amici. Sì, qualcuno ha protestato al primo impatto ma, una volta compreso di essere stato forse gabbato, ha preso confidenza con Accorinti, fino a salutarsi con strette di mano, abbracci e scattandosi anche foto insieme.

Qualche impiegato della Caronte&Tourist in servizio ci ha avvicinati dicendo: “Io devo preoccuparmi di portare da mangiare a casa. Non sono schiavo di Franza (come qualcuno ha insinuato) ma della mia famiglia e delle esigenze di figli disoccupati. E’ una stronz… non fornire un’alternativa di attracco al Molo Norimberga, così rispetteremmo l’ordinanza”.

Ma su questa riflessione degna di lode, sembra che tutte le parti in causa quindi il Comune e l’Autorità Portuale, oltre all’impresa incaricata con i suoi operai, ci stiano lavorando per festeggiare ad inizio agosto la nascita della seconda invasatura a Tremestieri. Anzi “Il prossimo venerdì, arriverà la draga per ripulire il bacino” – ha annunciato il Sindaco. Sull’apertura di questo Molo si è detto di tutto e di più ma le reali condizioni rivelano che gli interventi si sono sviluppati con estrema lentezza in questi mesi, al punto di rinviarli dallo scorso Natale. Occhi puntati dunque su questi lavori ma, intanto, ci si concentra sul rispetto di questo provvedimento anti tir che sta facendo tremare un po’ le acque del nostro mare.
“Se questi tir sono scesi dalla Cartour questa mattina – commenta Accorinti -, è perché qualcuno ha concesso loro di imbarcarsi, nonostante l’ordinanza. Noi siamo sempre stati disponibili al dialogo anche con le società di navigazione ma, adesso, l’atteggiamento di mandare allo sbaraglio gli autotrasportatori senza curarsi delle sanzioni che questi avrebbero subito, pur di incassare i propri guadagni è scorretto. Noi proseguiremo a multare i camionisti che adopereranno il traghetto nelle fascia oraria 7-21 finché, forse, si stancheranno e lo utilizzeranno nelle ore notturne”.

Il provvedimento storico colpisce, infatti, ai fianchi degli armatori perché i camionisti non verranno mai impressionati da una multa di 84 euro (se pagata entro 5 giorni dalla notifica, addirittura, scontata a 58,80 euro) ma saranno piuttosto infastiditi dall’attesa delle operazioni di controllo e verbalizzazione, che determina un grosso danno nella consegna e, spesso, nella conservazione delle merci trasportate. I lavoratori dei mezzi gommati potrebbero scegliere nella peggiore delle ipotesi non solo di non viaggiare più la mattina o il pomeriggio ma di non fruire più di questa nave.

“Il Sindaco che fa il sindaco è una novità per questa città – osserva il segretario provinciale dell’Or.S.A. Michele Barresi -. Vedere una istituzione agire per difendere i diritti e non gli interessi è una profonda innovazione per un sindacato autonomo. Dispiace che altre autorità e altre parti sociali manchino all’appello. Le consuetudini radicate non possono essere modificate se non con il tempo. Accorinti sta rappresentando un cambiamento. E’ innegabile. Ma l’ordinanza non è risolutiva. Noi l’abbiamo dichiarato in più occasioni: ci vuole il Porto di Tremestieri con tutte le invasature possibili”.
Il Sindaco trova anche la voglia di scherzare, dopo 5 ore sotto il sole: “La Polizia municipale ha terminato, stamattina, anche il blocco dei verbali. Noi domani saremo di nuovo qui a mantenere la parola data ai cittadini ovvero che i tir sarebbero fuggiti da questo territorio. Quando credo in qualcosa, io la porto avanti. Costi quel che costi”. (@MARCELLA RUGGERI)

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