CONTROESODO DA BOLLINO NERO IN VISTA, OR.SA: “SERVE PIANO DI PREFETTURA, COMUNE E ARMATORI”

“Alle porte ci sono due week end da bollino nero e sicure lunghe code agli imbarchi dei traghetti per previsti maggiori flussi di mezzi anche rispetto agli scorsi anni e, mentre la città si prepara a subire una nuova allerta traffico per il controesodo estivo, assistiamo già al solito copione: imbarchi pubblici deserti e code interminabili verso la rada San Francesco”. A lanciare l’allarme del cosiddetto controesodo, è l’Or.Sa, rafforzando quanto già pubblicato da Messina Ora sabato scorso, quando la città è stata letteralmente paralizzata dalle auto in “fuga” verso la rada San Francesco.

“Il Comune di Messina e la Prefettura – esorta il sindacato – si attivino con urgenza per scongiurare il consueto blocco della città e i problemi di ordine pubblico che ne derivano, convocando gli armatori per porre in essere un piano che garantisca lo smaltimento delle autovetture in transito e il pieno utilizzo degli imbarchi delle Ferrovie dello Stato che rimangono spesso deserti mentre le consuete code verso la rada san Francesco annualmente finiscono col creare il collasso della mobilità cittadina”.

In vista dei prossimi due weekend, l’Or.Sa stima un flusso maggiore di vetture in uscita da Messina rispetto agli ultimi anni, “date le lunghe code di mezzi diretti in Sicilia già riscontrate nelle scorse settimane agli imbarchi di Villa San Giovanni”.

Per evitare “il collasso della mobilità e prevedibili problemi di ordine pubblico”, Michele Barresi, segretario dell’Or.Sa Trasporti, propone di sfruttare l’esperienza appena fatta sulla sponda calabrese dove, “su richiesta del sindaco di Villa San Giovanni, il prefetto di Reggio Calabria ha chiesto agli armatori di predisporre un piano di smaltimento dei flussi verso tutti gli approdi disponibili consentendo agli utenti l’impiego della prima nave utile indipendentemente dal vettore per il quale sia stato acquistato il biglietto di viaggio”.

“Non possiamo permettere, come riscontriamo ogni anno in questo periodo – denuncia il sindacato – che mentre i piazzali del vettore pubblico restano inspiegabilmente deserti, i flussi vengano indirizzati anche per opera della polizia municipale in maniera dissennata verso la rada San Francesco, causando code chilometriche e mandando in tilt la circolazione del viale Boccetta e della zona nord della città”.

Secondo Barresi, a Messina, l’uso promiscuo di entrambi i vettori, indipendentemente dal titolo di viaggio, dovrebbe consentire “con l’aiuto della polizia municipale, l’utilizzo maggiore dei piazzali di campo delle Vettovaglie e Don Blasco”, oltre a quello delle navi delle Ferrovie dello Stato.

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