LAUREE MARZO, UNIME SMENTISCE ASS. STUDENTESCHE: FORSE SOLO RIMBORSO TASSE, ESAMI ENTRO DICEMBRE

Botta e risposta fra Università di Messina e rappresentanti in seno agli organi di Governo dell’Ateneo e le associazioni studentesche. Con un comunicato, infatti, l’Università smentisce quanto abbiamo scritto pochi giorni fa, in merito alle novità relative alla delibera del 7 agosto che prevede l’impossibilità, per chi intende laurearsi a marzo 2015, di sostenere esami di profitto oltre la data limite del 31 dicembre.
Dopo un incontro con il Rettore, gli stessi studenti avevano subito esultato annunciando, anche attraverso il profilo ufficiale Facebook dell’Associazione Atreju (vedi foto), la rimozione degli effetti della delibera esclusivamente per gli studenti che conseguiranno la laurea nella sessione di marzo 2015. Questo il testo integrale del messaggio di Atreju:

 

kkk“Università di Messina in festa:
Dopo un ora e mezza di tavolo tecnico con il Magnifico rettore Pietro Navarra, abbiamo ottenuto il differimento degli effetti della delibera del 7 Agosto che fissava per gli iscritti con riserva come termine ultimo per sostenere gli esami, la data del 31 dicembre.
Il magnifico rettore, date le nostre motivazioni, comprendendo che, nonostante il principio fosse corretto, il preavviso fosse eccessivamente scarso per programmare la propria carriera, ha garantito la rimozione degli effetti pregiudizievoli che avrebbero subito i laureandi di marzo.
Torna dunque (solo ed esclusivamente) per questo a.a., la classica iscrizione con riserva che permetterà di fare esami fino a 15 giorni prima della laurea e ottenere i punti bonus per la laurea in corso, senza aggravio di tassazione (incerta resta solo la tassa regionale di 120 euro).
Ringraziamo il magnifico per essere venuto incontro agli studenti e ringraziamo tutti coloro i quali hanno collaborato per ottenere questo risultato che premia il nostro ateneo! Tutto ciò a dimostrazione del fatto che chi diceva che protestavamo insensatamente senza conoscere la legge e solo per campagna elettorale, si sbagliava alla grande.
L’ unione fa la forza!”.
Dopo aver letto questo messaggio, il sottoscritto aveva contattato un membro di Atreju per avere conferma, prima di scrivere l’articolo in cui spiegava gli effetti dell’incontro con il Rettore, con la buona notizia per i laureandi di marzo.
Arriva secca, però, la smentita dell’Ateneo con un comunicato ufficiale che vi riportiamo nei tratti più importanti:

 

“In merito a notizie diffuse da testate giornalistiche e attraverso i social network, riguardanti la delibera con cui gli Organi di Governo dell’Ateneo nella seduta dello scorso 7 agosto hanno approvato il calendario didattico, stabilendo tra l’altro per gli studenti che intendono laurearsi del mese di marzo (sessione di recupero di quella autunnale dell’anno accademico precedente), l’obbligo di sostenere tutti gli esami di profitto entro il 31 dicembre, si ritiene utile precisare e puntualizzare quanto segue:
La delibera degli Organi di Governo dell’Università non è mai stata messa in discussione, né tantomeno sospesa. Pertanto, gli studenti che non completeranno gli esami di profitto entro il mese di dicembre del 2014, dovranno iscriversi fuori corso all’anno accademico 2014/15 al fine di sostenere gli ultimi esami prima di laurearsi nell’appello di laurea previsto nel mese di marzo 2015.
Il Rettore, tuttavia, sollecitato da alcune associazioni studentesche e dai rappresentanti degli studenti in seno agli Organi di Governo dell’Ateneo, ha invitato gli uffici a elaborare una proposta da discutere al primo appuntamento utile in Senato Accademico e in Consiglio di Amministrazione che, solo per il prossimo anno accademico, permetta di riconoscere il rimborso o l’esonero della quota della tassa di iscrizione che sarà incassata a beneficio del bilancio dell’Università a tutti quegli studenti laureandi che sosterranno esami nei mesi gennaio-marzo 2015 e conseguiranno la laurea nel mese di marzo 2015″.

 
Dunque l’Ateneo smentisce le associazioni che con toni trionfalistici avevano annunciato agli studenti la possibilità di iscriversi con riserva, in corso, così come negli anni precedenti. Così non sarà, perché, come spiegato dall’Università, si discuterà solo su un eventuale rimborso/esonero dalle tasse, mentre sulla possibilità di dare esami oltre la data limite del 31 dicembre, non vi è possibilità di tornare indietro.  Appresa la notizia, la stessa associazione Atreju risponde con un nuovo messaggio sui social network che vi riportiamo:

 

“In merito all’ avviso relativo alle iscrizioni con riserva, comparso sul sito dell’ ateneo, i firmatari della lettera, nonché i rappresentanti in seno agli organi di Governo dell’ Ateneo e le associazioni studentesche, chiariscono quanto segue.
A seguito dell’ incontro con il Magnifico Rettore, dove lo stesso si è dimostrato aperto ad una soluzione delle problematiche causate dalla delibera del 7agosto, la stessa delibera NON é stata (come invece scritto in alcuni articoli) ritirata.
L’ accordo raggiunto riguarda intatti un ESONERO solo per l’ a.a. 2015 per i laureandi di Marzo.
Non ci é dato sapere le modalità attraverso le quali tale accordo andrà in porto, in quanto una proposta dovrà pervenire al più breve dagli uffici competenti per poi essere approvata in Senato e CdA, né riusciamo a prevedere quali quote delle tasse portanno essere esonerate o rimborsate.
Tuttavia, certi dell’affidabilità delle promesse del massimo vertice del nostro ateneo, del protettore alla didattica prof. Perconti e del direttore generale prof. De Domenico, nonché del buon senso di senato e cda in quanto organi collegiali rappresentanti gli interessi dell’ ateneo tutto, siamo certi che la soluzione che verrà adottata, sarà la migliore per venire incontro alle esigenze economiche e didattiche di tutti coloro i quali hanno riposto legittimo affidamento nell’università messinese”.

 
In conclusione, per fare chiarezza: la delibera prevede l’iscrizione fuori corso per chi, con l’intenzione di laurearsi a marzo 2015, non completerà gli esami di profitto entro il 31 dicembre 2014. L’Università sta valutando la possibilità di disporre, solo per i laureati di marzo 2015, un eventuale rimborso/esonero dalle tasse, qualora dovessero sostenere esami di profitto anche dopo il 31 dicembre 2014. Il sottoscritto si scusa con i lettori di MessinaOra.it per aver dato una notizia parzialmente inesatta, dopo aver letto il fuorviante messaggio di Atreju e dopo aver parlato con un membro presente alla riunione con il Rettore. @SimoneIntelisano

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