COMMEMORAZIONE CAMICIOTTI, LA SICILIA AI SICILIANI: “SE VUOLE CAMBIARE CITTA’ RECUPERI QUEI VALORI”

Ieri, domenica 7 settembre alle 18,30, l’associazione culturale La Sicilia ai Siciliani ha commemorato i Camiciotti, eroi dimenticati, come avviene dal 2010. La Commemorazione è avvenuta di fronte alla Casa dello Studente di Messina, anziché dentro, per la continua inagibilità del plesso. Quest’anno a far da cornice alla commemorazione è stata la targa in bronzo donata dalla stessa associazione lo scorso anno.

Alla cerimonia presente un folto numero di cittadini e associati, i delegati delle sezioni dell’associazione La Sicilia ai Siciliani di Francavila di Sicilia e Giarre/Riposto e alcuni consiglieri della IV (Antonio Giannetto e Placido Smedile) e della VI (Massimo Costanzo) circoscrizione.

Commemorazione Camiciotti 2La commemorazione è stata introdotta dal presidente, Salvatore Mangano: “L’associazione culturale La Sicilia ai Siciliani nasce nel 2010 e da allora ricorda i Camiciotti, eroi dimenticati dalla città. Nessuno infatti si ricordava chi fossero, in pochi sapevano che esiste ancora il pozzo in cui in un gesto di eroicità estrema si gettarono per sfuggire al nemico, coperto da una lapide commemorativa e sito negli scantinati della Casa dello Studente, ancora interdetta alla pubblica fruizione, quindi non accessibile. Secondo noi questo è un grave disagio per la cittadinanza, sia dal punto di vista culturale, non potendo essa ricordare i Camiciotti visitando le lapidi poste all’interno, che dal punto di vista pratico, visto che gli studenti non possono utilizzare questo edificio, totalmente ristrutturato e posto in pieno centro. Nel 2013 con fondi nostri abbiamo donato una targa commemorativa in bronzo affissa all’entrata dell’edificio, per dare la possibilità a tutti di conoscere la nostra storia”.

Gianluca Castriciano, fondatore dell’associazione, ha fatto un excursus storico sul 1848 siciliano e messinese: “Siamo qui a ricordare i Camiciotti, ragazzi volontari facenti parte dell’esercito siciliano che difendeva la città dall’assalto borbonico. La rivoluzione siciliana del 1848 è stata da esempio per tutta l’Europa, i siciliani chiedevano una propria sovranità, una costituzione che prevedesse la suddivisione dei poteri ispirata a quella del 1812, con la tutela di alcuni diritti fondamentali quali la libertà di stampa e di parola, che sono alla base delle costituzioni europee attuali. Sicuramente il seme delle democrazie europee è stato gettato qui in Sicilia. Oggi rendiamo omaggio a questi ragazzi che il 7 settembre furono circondati dalle milizie borboniche: 2.6000 uomini contro soltanto 6000 siciliani poco addestrati e male armati, costretti a rifugiarsi nel monastero della Maddalena. I combattimenti furono sanguinosi e cruenti, i contendenti si sfidarono in un corpo a corpo all’ultimo sangue. Ogni locale del monastero fu testimone dello scontro, i soldati si inseguivano cella per cella, stanza per stanza. Neanche le cappelle furono escluse. Dopo diverse ore di lotta purtroppo gli ultimi sopravvissuti del battaglione dei Camiciotti preferirono sottrarsi al ferro nemico gettandosi nel pozzo, dando esempio di raro eroismo, lasciando un segno indelebile in quel periodo storico. La notizia infatti si diffuse in tutta Europa, veicolato dai mezzi da informazione, suscitando ammirazione”.Commemorazione Camiciotti 3

“Questo dei Camiciotti è un simbolo di identità, di orgoglio ed appartenenza – ricorda Castriciano – e deve servire come esempio per ripartire e tornare ad essere quella città che si è sempre contraddistinta per valore ed attaccamento alle proprie radici. Noi li commemoriamo perché siamo convinti che i valori che ci hanno tramandato alimentano quel motore di sviluppo e di prospettiva futura per una città che vuole veramente cambiare la disastrosa situazione in cui ci troviamo”.

Gli interventi sono stati chiusi da Giuseppe Giannetto che ha ricordato con enorme commozione un caro amico e associato, Salvatore Lo Casto, di Misilmeri, ogni anno presente alla commemorazione, che si è spento a causa di una grave malattia nell’aprile di quest’anno. Giannetto ha inoltre rilanciato l’associazione con l’apertura della campagna tesseramento 2014/2015 con lo slogan “Adotta la tua bandiera, naturalmente quella siciliana”.

Al termine degli interventi è stato deposto un mazzo di fiori di fronte all’entrata della Casa dello Studente dal maestro Antonino Immesi e da Francesco Castorina, rispettivamente rappresentanti delle sezioni distaccate dell’associazione di Francavilla di Sicilia e Giarre/Riposto.

La Commemorazione si è conclusa nella sede de La Sicilia ai Siciliani, in via Giacomo Venezian 75, con un approfondimento di Castriciano accompagnato dalla proiezione di slide informative e dai numerosi interventi dei presenti. (L.L.C.)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it