LOTTA AL LAVORO NERO, TROVATI IN OTTO PRIVI DI TUTELA, SOSPESE DUE ATTIVITA’ 

I militari del nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Messina, nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del lavoro nero, d’intesa con il dirigente della direzione territoriale del lavoro, hanno, negli ultimi 15 giorni, sottoposto a controllo complessivamente 18 aziende tra esercizi pubblici e attività commerciali varie, rilevando complessivamente la presenza di otto lavoratori privi di alcuna tutela assicurativa e previdenziale, ovvero completamente “in nero”.

 

Avendo riscontrato una percentuale di lavoratori in nero superiore al 20% della forza lavoro presente, i carabinieri hanno intimato la sospensione dell’attività imprenditoriale di due delle ditte ispezionate. Certi datori di lavoro continuano ad approfittare dello stato di necessità del lavoratore subordinato che accetta di lavorare in nero pur di avere un guadagno, con i conseguenti immaginabili rischi in caso d’infortunio e, in seguito, all’atto del pensionamento quando l’Inps non riconoscerà la giusta pensione, non ritrovando i versamenti contributivi. In altra provincia siciliana, il comparto Carabinieri per la tutela del lavoro opera con successo, grazie alla collaborazione dei lavoratori, nel mettere di fronte alle proprie responsabilità alcuni imprenditori che, approfittando di tale stato di bisogno, impongono la restituzione di parte della retribuzione, configurando così il reato di estorsione. Negli ultimi tempi sono stati arrestati tre imprenditori con questa accusa. I lavoratori sono stati seguiti ed hanno conservato il loro posto di lavoro.

Intanto, alle attività messinesi sono state contestate sanzioni amministrative superiori a 35mila euro per la presenza di lavoratori in nero. I datori di lavoro, sospesi, per la riapertura delle attività hanno dovuto ottemperare alle prescrizioni irrogate dai carabinieri, nonché regolarizzare i dipendenti in nero, versando l’importo complessivo di 3.900 euro e , successivamente, dovendo versare i contributi non corrisposti.

 

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