GENIO CIVILE VOLTA PAGINA, INGEGNERI SU SCIACCA: “HA CREATO CAOS NORMATIVO”

Fra l’ordine degli ingegneri di Messina e il Genio Civile scoppia la pace. E non mancano le stoccate, sebbene il suo nome non venga mai pronunciato, all’ingegnere Gaetano Sciacca. In un comunicato dell’ordine, è il tesoriere e delegato alle problematiche strutturali, Francesco Triolo, a rendere noti i contenuti dell’incontro con il nuovo dirigente, Leonardo Santoro, al quale hanno preso parte anche altre categorie professionali al fine di discutere le tematiche di carattere generale in relazione alla natura sismica del territorio e soprattutto inerenti a consigli per una migliore funzionalità dell’ufficio del Genio Civile.

Triolo, per conto degli ingegneri messinesi, afferma di “apprezzare la pronta capacità al dialogo di Santoro”, per via della sua scelta di riunire “parte delle risorse professionali cittadine attorno ad un tavolo a dispetto di quanto fatto negli ultimi anni in cui solo associazioni culturali e ambientaliste hanno sostituito la ‘voce’ di tante categorie che sono state messe alla berlina e accusate ingiustamente di aver danneggiato il territorio con scelte non idonee”. Triolo ribadendo quanto già espresso dal collega dell’ordine degli architetti, ha chiesto al nuovo ingegnere capo il rispetto delle “regole certe”: “Le progettazioni e le loro esecuzioni richiedono investimenti sostanziali e importanti. Per fare ciò il professionista deve basarsi su elementi e regolamenti chiari e indiscutibili. Ultimamente e troppo spesso chi è stato deputato a rilasciare solo pareri e autorizzazioni sismiche, ha creato un ‘caos normativo’ andando a incidere sulle progettazioni, diniegandole secondo motivazioni personali e molte volte di non competenza propria. Risultano essere state fatte, all’interno dell’ufficio stesso, circolari e disposizioni in contrasto con quanto dettato dall’articolo 32 della legge regionale 07/03”. Articolo che disciplina la prevenzione del rischio sismico.

Come di diceva in premessa, il nome di Sciacca non viene mai pronunciato ma la sua presenza aleggia incessantemente: “Nonostante i reiterati richiami da parte del dirigente regionale, l’ingegnere Falgares, e dell’ordine stesso, si continuava a perseverare una linea che ha prodotto all’interno delle varie categorie una grande confusione, con il convincimento da parte del tecnico che la fattibilità di un intervento non era dettato da norme, ma da interlocuzioni personali con il funzionario. Con l’incontro effettuato, sono state esposti consigli per gestire meglio il rapporto con i singoli professionisti in sinergia con gli ordini”.

Questa a grandi linee la lista della spesa: “L’utilizzo della posta certificata per la notifica di qualsiasi provvedimento; applicazione dell’articolo 32 della legge regionale 07/03 anche per le opere pubbliche (come avviene nelle altre città della Sicilia); uniformità di pareri rilasciati e di interpretazione di una norma tra i singoli reparti dell’ufficio e tanti altri punti che verranno inviati all’ingegnere capo con una successiva nota ufficiale in virtù della collaborazione richiesta e inerente alle tematiche e problematiche da sempre ‘lamentate’ dalla categoria e fino ad ora mai ascoltate”.

L’auspicio dell’ordine degli ingegneri è di “ritornare agli antichi e indiscutibili valori in cui l’ufficio del Genio Civile era la ‘casa del professionista’ e non un crocevia di giornalisti, associazioni ambientali e politicanti vari”. Da parte di Messina Ora, un ulteriore auspicio: che il Genio Civile rimanga, come tutti gli uffici pubblici, un crocevia di giornalisti. Perché con la stampa fuori dai palazzi sarà sempre difficile per i cittadini conoscere la verità.

 

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