A RISCHIO CONCESSIONE FRANZA SU RADA SAN FRANCESCO, COMUNE: “VA REVOCATA SE PROSEGUE SBARCO TIR”

Il mancato rispetto della concessione comporta la sua revoca. Calogero Ferlisi lo dice chiaramente e senza mezzi termini. Se la Caronte&Tourist non si prodigherà perché i tir smettano di imbarcarsi o sbarcare per o da la rada San Francesco, “l’Autorità portuale, previa diffida, sarà tenuta a revocare la concessione”, afferma il comandante della Polizia municipale davanti ai giornalisti accorsi a palazzo Zanca. Invitando i presenti, e anche gli assenti, alla lettura degli articoli 47 e 48 del codice della navigazione. “La concessionaria – puntualizza – ha l’onere di far rispettare le regole”.

A riaprire la ferita, mai rimarginata a dire il vero, la recente polemica innescata sulla Gazzetta del Sud dal Gruppo Franza in merito agli 83 verbali elevati dai vigili urbani tra l’altro ieri e ieri, dalle 18 alle 6, nei confronti degli autotrasportatori che, in sfregio all’ordinanza che impone ai mezzi pesanti di servirsi del porto di Tremestieri, hanno transitato attraverso lo scalo di viale della Libertà.

Numeri che gli armatori hanno negato. “In effetti, come hanno obiettato, i verbali non sono 82 ma 83; se hanno fatto male i conti, può diventare un problema per l’Ecopass”, fa notare Ferlisi, tra il serio e il faceto, ostentando l’elenco dei camionisti multati con i numeri di targa dei relativi mezzi. “Solo quattro di essi – aggiunge – tutti stranieri, hanno pagato cash”. Il comandante trova inammissibile mettere in dubbio “quanto formalizzato da uomini in divisa che rappresentano le istituzioni. Non mi va che la Polizia locale venga infangata dagli armatori”.

Ordinanza TIR il Sindaco Accorinti in prima fila al posto di blocco (8)L’occasione è ghiotta per tornare sull’aggressione dei due ispettori dello scorso 3 ottobre. Aggressione negata da una lettera giunta sempre alla redazione della Gazzetta del Sud: “Non capisco queste lettere – afferma Ferlisi – questo astio verso persone che fanno il proprio dovere. Questa Simoncelli… l’autrice della missiva, non è presente, tra l’altro, nell’anagrafe cittadina. Sebbene ciò non voglia dire che non esista. In ogni caso, abbiamo un vigile con un dito steccato. E non credo che se lo sia rotto da solo. E una vigilessa ferita perché gettata a terra, mentre tentava di riportare la calma, da questo medico in pensione letteralmente esagitato, mosso da una foga immotivata”.

Tornando al traghettamento da parte dei mezzi pesanti, il problema sembra consistere in una diffusa mancanza di volontà di rispettare le regole. Anche perché è lo stesso Ferlisi a raccontare che “due mesi fa i vigili urbani di Villa San Giovanni, non solo non hanno collaborato, ma hanno impedito agli operatori di Pizzino (Rosario, dirigente del dipartimento Viabilità di palazzo Zanca, ndr) di apporre la segnaletica”. Segnaletica che dovrebbe finalmente istruire gli autotrasportatori sull’obbigo di approdare a Tremestieri.

“Ho già parlato 5 volte con Rocco La Valle, sindaco di Villa San Giovanni – conferma Renato Accorinti – gli ho detto che abbiamo i cartelli stradali già pronti e che siamo disposti a portarglieli fin là. Ma finora non ha fatto nulla”. Ancora stando a quanto spiega Ferlisi, che oltre a dirigere pure l’avvocatura del Comune di Messina è stato comandante della Capitaneria di porto, negli anni ’90, proprio nella condotta delle istituzioni statali, l’Autorità portuale e la stessa Capitaneria, potrebbero riscontrarsi gli estremi dell'”omissione in atti d’ufficio”, qualora l’Authority non dovesse “rispondere alla lettera del sindaco in cui si denuncia” la continua violazione dell’ordinanza e se “la Capitaneria non dovesse effettuare i controlli”.

Difficile capire è anche perché i tir aumentino in transito in città invece che diminuire. “Il Comune, con l’ordinanza – spiega il comandante – esercita la sua giurisdizione solo sul proprio territorio. Comunicandola agli organi statali, fa in modo di andare oltre, interessando il territorio calabrese. Anche il prefetto di Messina dovrebbe interagire con quello di Reggio Calabria. Non vorrei mai ci scappasse un morto a causa di uno di questi tir non autorizzati. Non immagino cosa possa succedere”.

Il sindaco tiene a precisare che “qui non godiamo nel danneggiare nessuna compagnia di navigazione”. Per questo, quella della revoca della concessione è da lui vista come una extrema ratio. “Ma vogliamo rendere messina – aggiunge – una città normale con la collaborazione di tutti. E che vengano 100 autostrade del mare, se possibile”.

Accorinti interviene anche su Bluferries: “Prima dicono che sono d’accordo con i Franza, poi mi accusano di volerli fare chiudere. Poi che intendo aiutarli, eliminando la concorrenza nel porto storico. Ma uno potrà fare il proprio dovere? Non ho mai ottenuto, né chiesto, un solo biglietto omaggio”.

E quando tra i giornalisti presenti si diffonde il dubbio che il porto di Tremestieri si sia nuovamente insabbiato, il primo cittadino nega e precisa: “Qui sono altre le cose che si insabbiano. E noi saremo sempre pronti a dragare”. (@FabioBonasera)

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