AUTOSTRADE SICILIANE, UGL DIFFIDA CAS E CROCETTA: “APPLICARE CORRETTAMENTE LA LEGGE”

Il segretario dell’Ugl Viabilità e Logistica di Messina, Angelo Passari, si rivolge a Rosario Faraci, presidente del Cas e agli organi di vigilanza, Rosario Crocetta, presidente della Regione, Nico Torrisi, assessore regionale alle Infrastrutture, e ai dirigenti regionali al ramo per ribadire “l’assoluta estraneità della concessionaria ministeriale alla legge regionale 10/2000 nonché l’uso scorretto, strumentale e distorsivo che se ne fa nella medesima da quanti in indirizzo”. Proprio per questo, sollecita e diffida i destinatari della missiva a “sospendere e/o revocare ogni atto deliberativo promanante da tale fallace applicazione della legge regionale 10/2000 e a farsi carico di avviare urgentemente un’adeguata e non superficiale istruttoria in contraddittorio con il sindacato” sulla documentazione prodotta dal medesimo e “a oggi gravemente e colposamente omessa”.

Un intervento, quello dell’Ugl, che si inserisce nella vertenza intrapresa da tempo insieme alla Cub Trasporti: “Si sottolinea – dice Passari – la gravità della condotta dei soggetti che hanno preso parte e sottoscritto i lavori dei cosiddetti tavoli tecnici all’Aran Sicilia (peraltro retta da un noto ex consulente Cas per la medesima materia) circa il contratto di lavoro dei dipendenti della concessionaria, poiché costellata da gravissime omissioni ed ancor più da gravi conclusioni che, nella misura in cui traggono esplicitamente origine non già dall’ordinamento proprio del Consorzio Autostrade Siciliane (mai esaminato), bensì da atti relativi ad altra, diversa e cessata concessionaria (Consorzio Messina Palermo, sciolto nel ‘96), si appalesano essere false, oltre che dannose”.

Da ricordare che oggetto del contendere è il contratto collettivo nazionale di lavoro. Ai dipendenti dell’ente viene da sempre applicato quello denominato Autostrade e Trafori. I vertici del Consorzio, invece, da qualche tempo, vorrebbero applicare quello regionale. Finora, tuttavia, tutti i loro tentativi di propinarlo ai lavoratori si sono conclusi con un nulla di fatto.

L’Ugl lamenta come, nonostante Faraci, Crocetta, Torrisi e i dirigenti regionali di settore siano stati abbondantemente resi edotti, “attraverso la formale notifica di svariate note sindacali e diffide di studi legali, nessuno di essi abbia ritenuto doveroso riesaminare alla luce della corretta e completa documentazione la questione basilare della natura giuridica del Cas, che funge da presupposto in verità non solo della questione contrattuale, ma, più complessivamente, dell’intera questione gestionale in virtù degli impegni derivanti dalla convenzione di concessione, dai decreti ministeriali e dalla legislazione nazionale autostradale di riferimento (sentenza Cga Sicilia 784/12), come enucleato con puntualità e chiarezza nella mozione Ars n.178 del 03/09/2013”.

“Esemplare in proposito – continua Passari – il recente caso portato alla luce dalle indagini della Guardia di Finanza ed Agenzia delle Entrate al Cas di cui apprendiamo dalla stampa. A tal uopo si sollecita quanti di indirizzo a dare trasparenza alle risultanze degli atti loro notificati dalla GdF, in particolare se trattasi di frode fiscale in materia di Ires e/o Iva, perpetrata in nome della legge regionale 10/2000 in violazione del Dpr 917/86 (Tuir). È di tutta evidenza quindi che l’abusiva applicazione della legge regionale 10/2000 alla gestione della concessionaria ministeriale autostradale operante in Sicilia produce i diffusi danni denunziati nei mesi scorsi all’Ars dalla citata mozione parlamentare”.

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