Collegamenti veloci nello Stretto, Palazzo Zanca: “Basta navi per Reggio, ci sono i treni”

Attesissimo l’incontro di stamane a Palazzo Zanca per discutere di trasporti sullo Stretto di Messina: atteso, rinviato (era infatti previsto, originariamente, per lunedì scorso) e alla fine, deludente.

La deputazione nazionale e regionale, invitata all’appuntamento fortemente voluto dal sindaco, Renato Accorinti, e dall’assessore Gaetano Cacciola, ha partecipato in modo piuttosto limitato (Vincenzo Garofalo e Nino Germanà, per il Ncd, Francesco D’Uva, del M5s, e Filippo Panarello, del Pd, gli unici parlamentari in aula: decisamente comprensibile all’indomani del voto di sfiducia all’Ars); piuttosto contenuta anche la rappresentanza dell’ “altra sponda”: il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa; Claudio Cama, delegato dal sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle; da Palermo invece, Mario La Rocca in rappresentanza dell’assessorato ai Trasporti della Regione Sicilia. Vari membri di associazioni di categoria ed enti delle due regioni hanno preso posto tra i banchi dell’Aula consiliare per ascoltare la proposta dell’Assessore messinese ospite e per animare il dibattito conclusosi intorno alle 14.

L’iniziativa di palazzo Zanca nasce dalla consapevolezza che il servizio di collegamento veloce per soli passeggeri (ex Metromare) tra le due sponde dello Stretto, che collega Villa S. Giovanni con il centro di Messina, finanziato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, avrà termine a dicembre prossimo. “Il progetto consiste in un sistema integrato che riguardi da una parte la ferrovia e dall’altra il trasporto su mare che colleghi la sponda siciliana a quella calabrese”, spiega Cacciola che illustra l’intero percorso così come immaginato:“Partendo da Giampilieri attraverso la linea ferrata si arriva a Messina poi c’è l’ intermodalità ossia lo scambio su nave-mezzo veloce- fino a Villa e da lì è possibile usufruire della disponibilità di treni fino a Reggio centro e, in alcuni orari, anche fino all’aeroporto. Con un percorso di questo tipo – continua il proponente – si ha la possibilità di aumentare le frequenze delle corse da Messina a Reggio, addirittura raddoppiandole, e di mantenere comunque sempre gli stessi tempi e tragitti. L’arrivo sarebbe infatti a Reggio centro e non al porto ma si impiegherebbero gli stessi 45 minuti necessari oggi”.

Un’idea che, nelle intenzioni dei suoi artefici, dovrebbe favorire la “crescita economica, sociale e culturale di un sud molto sofferente, che possa creare la più grande area urbana a sud di Napoli, ottimizzare le risorse pubbliche (sanità, istruzione, cultura), esaltare l’offerta (commercio, turismo, servizi, intrattenimento e spettacolo), dare impulso all’aeroporto di Reggio Calabria, attualmente orfano dell’utenza messinese, e creare un vero sistema urbano, oggi privato di un collegamento veloce che certamente andrebbe incrementato (ad esempio nelle fasce serali e notturne) e reso sempre più accessibile e che viene invece sempre diradato e reso costoso”.

“Non siamo innamorati di una proposta ma di una soluzione”, chiarisce Accorinti che si dice, come sempre, disponibile a discutere idee ulteriori e migliori di quella presentata oggi.

Vincenzo Garofalo
Vincenzo Garofalo

Del resto, come lo stesso assessore ha spiegato alla platea presente: “ La riunione aveva come scopo riunirci e discutere un tema importante e venir fuori da qui con una proposta condivisa che sarà affrontata da un tavolo tecnico ministeriale, dove la proporremo”. Il vero nodo che è essenziale sia sbrogliato da Roma è “che ci dobbiamo attendere dal 1 gennaio sulla continuità del servizio”, conclude Cacciola che evidenzia l’urgenza di un’interlocuzione rapida con il Governo per trovare soluzioni; interlocuzione che, per sua ammissione, sino ad oggi, è avvenuta in modo discontinuo.

Chi gioca il ruolo di trait d’union tra le realtà dello Stretto e il Ministero dei trasporti e le infrastrutture è certamente il deputato del Nuovo CentroDestra, Garofalo, che, proprio ieri, ha preso parte ad un incontro richiesto dall’assessore ai trasporti regionale della regione Calabria e gli amministratori locali calabresi.

“ E’ necessario valutare un’altra proposta che io stesso ho supportato: mettere in campo Ferrovie come interlocutore privilegiato per affrontare la questione della modalità integrata nell’area dello Stretto”. Il deputato messinese, membro della Commissione trasporti della Camera dei Deputati, ha aggiunto che, rispetto al passato: “Oggi lo scenario è cambiato. il mezzo pubblico è sempre più appetibile. Le Ferrovie hanno condizioni economiche e tecniche per essere un importante interlocutore di mobilità integrata: valorizzerebbero tutto ciò che esiste già in termini infrastrutturali aggiungendo, inoltre, risorse che hanno in casa – penso ai mezzi veloci marittimi- e a quel punto, facendo un un ragionamento sinergico con il sistema ferroviario e offrendo un supporto all’ aeroporto, potremmo iniziare a realizzare il sistema di trasporti integrato. Il ministero lo ha accolto come progetto e le Ferrovie, oggi, intravedono in questo anche una valorizzazione delle proprie competenze” .

“San Garofalo da Messina”, così il segretario regionale dell’Orsa, Mariano Massaro, chiama il deputato Ncd che sarebbe, secondo il sindacalista, l’unico ad aver trovato delle soluzioni, seppur spesso in corner, fino ad ora: “Ma non basta. E’ l’approccio sbagliato! Siamo la provincia dell’Impero e stiamo toccando il punto storico più basso sotto il profilo dei trasporti. Da una parte siamo stati in grado di far valere un secco no al Ponte ma, dall’altra, non siamo stati in grado di fornire alternative valide”.

Per ogni occasione che Messina perde, c’è pronta Catania ad accogliere e cogliere le opportunità che la nostra città si lascia sfuggire. Dopo la tratta di collegamento con Salerno, la compagnia Grimaldi, sta infatti per inaugurare il percorso che collega il capoluogo etneo a Reggio Calabria, come evidenziano alcuni intervenuti all’incontro. “Potremo dire di aver vinto quando avremo ottenuto ci saranno navi in partenza anche con un solo passeggero a bordo”, conclude Massaro. “Altrimenti noi siamo e saremo per sempre solo schiavi delle esigenze di profitto dei privati. La Sicilia deve rivendicare il proprio diritto alla dignità, la stessa identica delle altre regioni; la stessa identica che viene lesa con regolarità”. (@eleonoraurzi)

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