Servizi sociali sul baratro, il Comune non sa dove andare i prendere i 2 milioni mancanti

Alla ricerca dei fondi misteriosi: questo potrebbe essere il titolo di un romanzo ingarbugliato avente per oggetto la continuità dei servizi sociali, messa in discussione dalla mancanza di risorse necessarie.

Venti i milioni di euro che, secondo il dipartimento competente del Comune di Messina, sarebbero essenziali per il proseguo dei servizi fino al termine del 2014. A ottobre, sarebbero risultati disponibili 18 milioni, con un evidente gap dei due rimanenti che la VI commissione consiliare di palazzo Zanca vuol sapere dove l’Amministrazione intenda prendere. A questo scopo, la presidente, Donatella Sindoni, ha chiesto a sindaco, assessori ai Servizi sociali e al Bilancio, dirigente del dipartimento Servizi sociali, ragioniere generale e presidente del Consiglio comunale di prender parte alla seduta straordinaria di ieri pomeriggio.

Nessun chiarimento dalla giunta, rappresentata dall’assessore Nino Mantineo; assente Guido Signorino che aveva puntualmente chiesto un rinvio dell’incontro, nell’attesa di avere maggiore contezza delle risorse disponibili dalle quali poter attingere.

Evidentemente, per scovare i due milioni mancanti sarà necessario mettere mano ai pallottolieri e pianificare un previsionale 2014 da far approvare al consiglio, previsionale che, neanche a dirlo, non è stato ancora visionato da nessuno e che, verosimilmente, anche quest’anno, sarà votato al termine dell’anno (ma perché ostinarsi a chiamarlo preventivo?).

Insomma, l’ipotesi che si rispetterà la scadenza del 15 novembre è quantomeno improbabile. Fino ad allora, i servizi sociali continueranno a brancolare nel buio, verosimilmente… Il mistero non si svela!

@JodyColletti 

 

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