Pascolo vagante, controlli interforze nel comprensorio nebroideo

Anche quest’anno, su precisa richiesta del  Prefetto di Messina Stefano Trotta, è stata svolta un’attività di controllo del territorio nebroideo con particolare riferimento al pascolo brado incontrollato.

L’operazione è stata pianificata dal  Questore di Messina, Giuseppe Cucchiara, e il coordinamento  è stato affidato all’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina.

L’attività interforze è stata espletata in data 07.11.2014 ed ha visto impegnati la Polizia di Stato (Commissariati di Barcellona P.G., Patti e Capo d’Orlando), il Corpo Forestale Regione Siciliana (Distaccamenti Forestali di Patti, Floresta, Naso e Sant’Angelo di Brolo, Tortorici, Galati Mamertino e Nucleo Operativo Provinciale), i Carabinieri (Compagnie di Barcellona P.G. e Patti), la Guardia di Finanza (Tenenze di Barcellona P.G. e Patti), la Polizia Comunale (Comuni di Montalbano Elicona, Raccuja e Ucria) e la Polizia Provinciale.

L’obiettivo dell’attività era quello di prevenire e/o reprimere le attività illecite riscontrate, nonché dare visibilità della presenza dello Stato a tutela delle comunità locali.

Il personale comandato ha operato simultaneamente nei comuni di Raccuja, Ucria, Floresta, San Piero Patti e Montalbano Elicona con il coordinamento dei Commissari Forestali Lo Presti Alfio e Capizzi Fabio. Sono stati controllati diversi allevamenti, identificati alcune persone ed elevate delle sanzioni amministrative.

Nonostante le avverse condizioni meteorologiche che hanno limitato, di fatto, le operazioni, si è avuto modo di riscontrare, durante la perlustrazione di ampie zone rurali, situazioni di assoluta regolarità sotto il profilo della conformità alla normativa vigente in materia (attività di transumanza regolarmente autorizzata, identificabilità dei capi di bestiame e tracciabilità delle rispettive basi aziendali)  ma anche la presenza di bovini sulla sede stradale della provinciale 110 o fatti pascolare abusivamente in zone protette, e perciò precluse al pascolo. Nella circostanza sono state elevate complessivamente 3 sanzioni pecuniarie a carico di altrettanti allevatori per irregolarità nella conduzione degli armenti.

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