Servizi sociali, Messina in Movimento: “Comune non ha voluto attuare norma sugli affitti d’oro”

Il meet-up Messina in Movimento, gruppo di cittadini attivi messinese, che nella fattispecie precisa di non parlare a nome del Movimento 5 stelle, in una nota, esprime “il proprio disappunto in merito alla vergognosa situazione dei finanziamenti ai servizi sociali” e ricorda che “proprio per gli stessi motivi, un gruppo di cittadine e professioniste aveva stilato e proposto, oltre un anno fa, il disegno di legge Principi Generali del Sistema Integrato di Interventi e Servizi Psico – Socio – Sanitari, volto a recepire nel territorio della Regione Sicilia la Legge quadro 328/2000 da parte dell’Assemblea Regionale”.

“Questo disegno di legge – prosegue il meet-up – depositato dal portavoce Stefano Zito il 16 ottobre 2013, avrebbe permesso il recepimento di fondi essenziali per i servizi di assistenza sociale ma ad oggi rimane ancora bloccato, chiuso in un cassetto dell’Ars”.

Messina in Movimento afferma anche di avere prodotto, nei mesi scorsi, “un’istanza al protocollo generale comunale
(prot.n° 173850 del 21/07/2014) con indirizzo al sindaco, all’assessore Signorino, all’assessore De Cola e alla presidente del consiglio comunale Barrile per ricordare all’amministrazione comunale la possibilità di recesso dagli affitti onerosi per gli uffici comunali”.

“Si chiedeva – si legge nel comunicato – l’applicazione dell’art.2 bis del decreto-legge 15 ottobre 2013, n.120, sostituito dall’art.24, comma 2-bis, D.L. 24 aprile 2014, n.66, convertito, con modificazioni, dalla L.23 giugno, n.89, denominata anche norma sugli ‘affitti d’oro’, che permetteva entro il 31 luglio 2014 il recesso dai contratti di locazione optando per l’utilizzo di immobili che rientrano nelle disponibilità del Comune di Messina, immobili attualmente in disuso”.

Messina in Movimento fece così “da megafono per la città proponendo una facile soluzione per il recepimento immediato di fondi utili da destinare ad esempio ai servizi sociali”. “Con tale applicazione della legge – conclude Messina in Movimento – oltre a bloccare una forte dispersione di denaro pubblico, si sarebbe garantita la possibilità di reperire risorse economiche per le casse comunali, proprio quelle risorse che oggi la città recrimina per lo svolgimento di quei servizi di diritto per tutti, quei servizi atti a migliorare la vivibilità nella nostra comunità. Purtroppo si è preferito continuare il rapporto economico contrattuale di vecchia data, mantenendo affitti ormai da tempo fuori mercato senza attuare alcun cambiamento rispetto al passato”.

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