“U Ferru/The Harpoon”, film sul rapporto uomo-mare. Anteprima assoluta alla Marina del Nettuno

Si è svolta, presso la Marina del Nettuno, la presentazione del docu-film “U Ferru/The Harpoon”, realizzato con il contributo della Sicilia Film Commission, che racconta il rapporto tra l’uomo e il mare attraverso lo sguardo di un giovane, Giuseppe Donato, nel confronto con il padre e l’antica caccia al pescespada. In tale occasione, in anteprima assoluta, è stato proiettato un breve stralcio del film che vedrà la luce per il pubblico nel prossimo febbraio.

Il regista Marco Leopardi, ai microfoni di MessinaOra.it, ha chiarito la mission di un progetto che guarda al rapporto tra uomo e mare in maniera originale: “In primo luogo offrire la possibilità di far riflettere lo spettatore sul problema ambientale dello sfruttamento del mare e mostrare, dunque, la caccia al pesce spada con l’arpione una soluzione ecosostenibile che può trovare consenso anche tra i più radicali vegani. A questo primo tema si lega la stregua difesa del valore della vita, che sta anche nella continua incertezza di Giuseppe di scegliere se diventare cacciatore o continuare l’attività di ricerca universitaria. Secondo punto fondamentale riguarda il fascino stesso del mare, che nasconde, però, in profondità, il dramma dei nostri tempi: Giuseppe sott’acqua si imbatte con una serie di oggetti appartenenti ad immigrati nei loro viaggi della speranza: scarpe, giubbotti, resti di una vita che rendono conto di un mare sempre cangiante”.

Di Leopardi, inoltre, si ricordano “Pitrè Stories”, codiretto con Alessandro D’Alessandro (premio speciale del pubblico al SoleLuna Festival 2011 di Palermo), “Mohamed e il pescatore” girato a Mazara del Vallo e trasmesso da Rai Storia e in diverse nazioni europee (vincitore della categoria “Best message and courage” EIFF al Fresco Film Festival, Armenia 2014, premio speciale del pubblico al Festival del Documentario d’Abruzzo, premio “Religioni e Società” al Religion Today Film Festival Trento 2013, finalista al Prix Europa 2013), “Gli ultimi cavalieri”, codiretto con Federico Cauli e trasmesso anche dalla televisione francese e da quella tedesca, oltre a documentari trasmessi da Geo&Geo di Rai3 sulle saline di Marsala e Trapani, sull’isola di Marettimo, sulla migrazione del falco pecchiaiolo nello Stretto e sulla rara aquila del Bonelli.

“L’idea del docu-film – ha continuato Leopardi – è il tentativo di andare oltre la didattica: non solo descrizione e conoscenza dei saperi, ma anche racconto di storie, sguardo vivo sulla realtà”.

“U Ferru” è prodotto da Diego D’Innocenzo con la società “Terra srl”, le cui musiche originali sono realizzate dal catanese Rosario Di Bella, con il montaggio a cura del palermitano Maurizio Pecorella. La squadra si completa con Marco Pasquini, condirettore della fotografia insieme a Leopardi, e autore delle riprese subacquee.

“Leopardi, D’Innocenzo, Pasquini e tutto il cast del docufilm – commenta Antonio Catrini, dirigente del Servizio Turistico Regionale – rappresentano una garanzia di qualità, su un tema – quello della caccia tradizionale al pescespada – che assicura un grandissimo coinvolgimento emozionale e una ricaduta generale molto importante sul territorio. Questa, per la nostra Film Commission, è un’operazione di notevole richiamo”.

“U Ferru” è girato tra Ganzirri, Torre Faro, Isole Eolie e altre località siciliane e ha come protagonista Giuseppe Donato, messinese, biologo e pescatore, con il padre Nino Donato: “Ho trascorso intere estati a inseguire pescespada – dichiara il protagonista – per poi alternare lo studio ai lavori di ristrutturazione annuale e messa in opera della feluca per una nuova stagione, naturalmente con la complicità della mia famiglia e seguendo le orme di mio padre. Una vita fatta di cose semplici, momenti di entusiasmo e felicità, ma anche angoscia e sofferenza, specialmente nei giorni in cui la pesca non andava tanto bene”. Una vita che è in continuo vacillamento e che non trova mediazioni, né soluzioni, né alternative. Una vita che trova nel mare non solo l’amore, ma anche la passione e il dramma umani.

(Clarissa Comunale)

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