Servizi sociali, Accorinti nel mirino degli “ex”. Uil chiama in causa “raccomandati e parenti di politici”

Casa Serena era una bomba pronta a esplodere da un momento all’altro. L’imperfetto è d’obbligo poiché, dopo la denuncia dell’anziana che invocava aiuto per via del freddo, sotto Capodanno, la deflagrazione è avvenuta eccome. L’ultima prova è arrivata dal sopralluogo dei consiglieri comunali Santi Zuccarello, Donatella Sindoni, Carlo Abbate e Daniela Faranda, lo scorso 10 gennaio. A seguito della quale, Zuccarello e Sindoni hanno denunciato non solo le precarie condizioni in cui versano gli ospiti, con riscaldamenti e acqua calda solo per due ore al giorno, ma anche quelle dei lavoratori, con stipendi in ritardo e altre beghe contrattuali. Una situazione ai limiti, se non oltre, che oggi, sulla rete, ha scatenato l’ira di Angela Rizzo, ex esperta di Renato Accorinti che, al pari di altri, ha deciso di dimettersi e di prendere le distanze.

Su Facebook, Rizzo rimprovera al sindaco di essersi sottratto al confronto da lei richiesto. “Forse non ti passano i messaggi”, commenta, ricordando al primo cittadino, con parole ben più sprezzanti, la scarsa qualità dei servizi sociali a Messina, dopo 18 mesi dall’insediamento della sua Giunta: “Gli anziani, i disabili, i migranti minori non hanno nessuna tutela – fa presente al primo cittadino dalla grande cassa di risonanza del social network – hai fatto scelte sbagliate e inopportune volendo al tuo fianco chi della beneficenza e della solidarietà ha fatto il suo mezzo di sostentamento. Volevo dirtelo, ma tu dal mese di gennaio 2014, non hai mai risposto alle mie richieste di incontro. Forse non ti sei reso conto, ma hai perso per strada pezzi importanti, come Luigi Sturniolo, Nina Lo Presti, Clelia Marano“.

“Loro con te sono stati leali – prosegue – il loro disagio doveva essere da te recepito, tu hai preferito ‘eliminarli’ tenendoti coloro che hanno interessi che non soddisfano la comunità”. “Stai mandando in fumo 40 anni della tua vita, onesta e rispettabile, e le speranze che i cittadini avevano risposto in te”, la chiosa del post cui ne fanno seguito altri.

Tra questi, quello di Laura Strano, membro della segreteria provinciale della Uil Fpl, che ricorda come il sindacato, lo scorso settembre, abbia inoltrato un esposto “all’Ispettorato del lavoro, alla Regione Sicilia(Assessore politiche sociali, Assessore autonomie locali) al Prefetto, al dirigente regionale Servizio vigilanza e alla Corte dei Conti”.

A quest’ultima, in particolare, vengono segnalate le “continue proroghe nella gestione dell’appalto, nonostante le violazioni del capitolato imponessero da tempo la risoluzione del contratto”, come emerge da una nota pubblicata sul blog della Uil Fpl di Messina, risalente al 3 gennaio scorso, firmata anche da Giuseppe Calapai. “In questi giorni – recita il comunicato – si consumano anche i cambi di gestione dei servizi da una cooperativa all’altra e anche in queste sedi emergono tutte le criticità del settore: operatori raccomandati come parenti di politici assunti a meno di un mese dalla scadenza dell’appalto probabilmente allo scopo di garantire il passaggio nei nuovi affidamenti; capitolati che prevedono numeri di operatori esigui a fronte di operatori precari, assunti nei vecchi appalti in sostituzione, adesso speranzosi di entrare in organico, magari con la cosiddetta donazione di ore, che altro non è che la violazione di norme sancite in bandi predisposti da uffici che sanno, che potrebbero, ma non cambiano”.

E’ uno dei fuoriusciti citati da Rizzo, il consigliere comunale Sturniolo, a invocare una verifica dei disservizi resi pubblici da Zuccarello e Sindoni: “Se prendi in gestione un servizio assumi la responsabilità di garantire degli standard. Se non se in grado di farlo vai via”. Proprio Sindoni rincara la dose, lamentando che, dopo l’appello dell’anziana avvilita dal freddo, che ha generato il sopralluogo, “nessuno dell’amministrazione si è fatto vedere”. Stoccata finale a Nino Mantineo, riguardo a “criticità che un altro assessore con maggiore sensibilità avrebbe affrontato con determinazione, risolutezza e tempestività”. (@FabioBonasera)

 

 

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