A scuola senza mensa e lavoratori a spasso, Cgil: “Appalto almeno annuale come nel resto d’Italia”

“Si tratta dell’ennesima soluzione tampone che non risolve il problema ma lo rinvia di volta in volta”. Il segretario generale della Filcams-Cgil di Messina, Carmelo Garufi, e Francesco Lucchesi intervengono così in merito alle procedure annunciate dal Comune di Messina sulla refezione scolastica. L’apertura delle buste è annunciata per il prossimo 27 gennaio e, questa volta, l’appalto dovrebbe coprire il servizio, attualmente fermo, fino alla fine dell’anno didattico in corso. La Filcams esprime ancora forti preoccupazioni sullo svolgimento del servizio nel territorio comunale, rilanciando le sollecitazioni rivolte all’Amministrazione cittadina circa la necessità di dare stabilità allo stesso e sottolineando con forza “come di fatto ad oggi il servizio non sia ripreso e come le sollecitazioni della Filcams non erano “ingiuste e strumentali”, ma fondate su preoccupazioni reali”.

“Nonostante le recenti dichiarazioni dell’assessore Patrizia Panarello – incalzano gli esponenti della Filcams – non solo in data 2 gennaio non era pronto alcun provvedimento, ma neppure si è proceduto all’affidamento diretto così come annunciato. Infatti, la determina dirigenziale è stata firmata giorno 7 gennaio e il 20 gennaio si è proceduto alla pubblicazione sul sito del Comune di una gara per l’assegnazione del servizio attraverso procedura negoziata. Gara, che si chiuderà giorno 27 gennaio. Soltanto successivamente la refezione potrà ripartire. Questo significa – denuncia la Filcams – che per l’intero mese di gennaio se non oltre considerati i tempi tecnici di avvio molti bambini sono stati e sono costretti a rinunciare alla mensa, con tutte le ricadute in termini di disagi che si ripercuotono sulle famiglie, e che circa 90 lavoratori sono rimasti appesi ad un filo senza retribuzione, né certezze per l’immediato futuro”.

“Suggeriamo quindi all’assessore Panarello – aggiungono gli esponenti della Filcams – di avere maggiore accortezza rispetto ad un servizio importante e delicato, che coinvolge piccoli utenti e in cui sono impegnati diversi lavoratori”.

“Più volte – proseguono – abbiamo fatto presente la necessità di prevedere dei bandi di gara biennali o almeno annuali, così come funziona nel resto d’Italia, che garantiscano la regolarità della refezione scolastica senza creare disservizi all’utenza, la stabilità occupazionale e retributiva ai lavoratori impegnati”. “Anche nell’ultimo periodo – aggiungono gli esponenti della Filcams – abbiamo sollecitato un incontro su questi aspetti, pure in vista del prossimo anno scolastico quando si ripresenteranno gli stessi problemi in assenza di soluzioni migliori”.

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