Per… corti alternativi, al Castello di Bauso di Villafranca torna il cinema indipendente

A Villafranca Tirrena, tra le sale del Castello di Bauso, ritorna il cinema indipendente con la terza edizione della rassegna di cortometraggi “Per… corti alternativi”, una manifestazione promossa dalla locale associazione Pro Loco con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e della Sovrintendenza di Messina. Oggi, 30, e domani, 31 gennaio, a partire dalle 18, all’interno del Palazzo Baronale villafranchese verranno proiettati i lavori selezionati tra le numerose opere inviate per l’iniziativa.

Tra gli autori locali i messinesi i giovani Maurilio Forestieri e Marzio Golino con “The Last Life” che ha per protagonista l’attore Gianfranco Quero, Matteo Arrigo con con “O tempu a guerra”, Francesca Crisafulli con “In automatico” e Fabrizio Sergi con “Il pipistrello”.

«Iniziative come questa – spiega Sebiano Chillemi, direttore artistico dell’evento – vogliono essere una sorta di “vetrina” per le produzioni cinematografiche dei registi locali. Il buon successo dell’iniziativa ha fatto si che oltre a opere di registi locali, alla rassegna abbiano aderito anche autori nazionali e internazionali. Tutte opere di buona qualità che meriterebbero una migliore distribuzione». «La riproposizione di questa manifestazione – aggiunge Antonio Bonaccorso, presidente della Pro Loco – è già un piccolo successo dopo le difficoltà nel muovere i primi passi gli scorsi anni. Abbiamo deciso, infatti, di dedicarci alla promozione di una forma d’arte ancora poco valorizzata, quale è appunto il cortometraggio. L’evento “Per… corti alternativi” è nato dalla volontà di offrire qualcosa di nuovo alla cittadina. Ci ha sorpreso, anche per questa terza edizione, il numero elevato delle opere ricevute e la loro qualità ha reso particolarmente difficile il lavoro di selezione».

La serata conclusiva con i l’attibuzione dei riconoscimenti è prevista domenica 1 febbraio sempre a partire dalle 18. «Nell’ottica di sviluppo del nostro territorio – conclude Bonaccorso – non basta amare un progetto per farlo vivere. La rassegna, alla sua terza edizione, avrà bisogno di un lavoro incessante per far acquisire alla manifestazione una visibilità sempre crescente e conservarne l’obiettivo principale: la diffusione del cortometraggio».

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