Rifiuti, Movimento Peloritano Democrazia Disabile: “Raccolta a domicilio per portatori di handicap”

“Già da tempo si sente parlare dell’avvio a Messina della raccolta dei rifiuti a domicilio con un servizio che, al momento, è limitato alla sola raccolta differenziata e che comunque è fortemente in ritardo sui tempi inizialmente previsti. Il Movimento Peloritano Democrazia Disabile – associazione di nuova costituzione che comprende soggetti portatori di handicap – chiede come mai non sia mai stato previsto, come risulta dalle competenze rilevabili dal sito web di Messinambiente, un altro servizio particolare a nostro giudizio importante e di grande impatto sociale: ci riferiamo alla raccolta a domicilio delle immondizie, indifferenziate, presso le abitazioni dei disabili soli, degli anziani soli e con difficoltà di deambulazione e di chiunque altro viva da solo e nell’impossibilità di raggiungere i cassonetti che spesso si trovano, soprattutto nei villaggi periferici, in strade buie e dissestate”. A intervenire, come rappresentante del Mpdd, è Mario Midolo, già esponente di Democrazia Disabile.

“Ci rendiamo conto – dice – che non sia un’operazione facile da realizzare soprattutto perché al momento non esiste un censimento puntuale delle categorie di cittadini che potrebbero aver bisogno di un tale prezioso servizio”.

“E’ opinione quindi del Movimento Peloritano Democrazia Disabili – conclude il delegato – che tale servizio rivestirebbe notevole importanza nell’ambito dei servizi sociali, sulla falsariga di quanto accade con l’Atm con gli abbonamenti per i mezzi pubblici (anche se al momento gli stessi sono stati sospesi per motivi di bilancio): il servizio porta a porta potrebbe essere organizzato con la concessionaria del servizio raccolta rifiuti di Messinambiente ed attivato su richiesta documentata da presentare alla stessa azienda o ai servizi sociali, mentre per il finanziamento potrebbe essere dirottato una parte di quanto pagato con la Tares dai richiedenti stessi. La valenza sociale di un servizio del genere porrebbe rimedio ad una situazione la cui ingiustizia è evidente poiché spesso disabili non deambulanti e soli, nonché i tantissimi anziani che si trovano in analoga situazione, sono costretti a pagare chi adempie a tale operazione in modo del tutto personale”.

 

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