Il piano di riequilibrio è e resta la spada di Damocle che pesa sul capo del consiglio e dell’Amministrazione: dopo una settimana di riunioni pressocchè quotidiane della commissione bilancio, anche questo lunedì i suoi membri sono tornati ad incontrarsi ma, più che una seduta di lavori, sembra si sia svolto un incontro/scontro tra accusati e accusatori. Da una parte il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Trischitta, dall’altra Nina Lo Presti e Gino Sturniolo, rei di andare in tv per accusare i colleghi di altri gruppi di vestire i panni della stampella dell’esecutivo.
Polemiche e tafferugli a parte, però, il dato saliente emerge dalla successiva capigruppo, durante la quale si è discussa, tra l’altro, la nota inviata dal sindaco alla presidente Emilia Barrile, con la quale Renato Accorinti chiede la convocazione di una seduta urgente del civico consesso, per incardinare all’odg anche la delibera sulla dismissione degli immobili, già munita di tutti i pareri necessari.
La presidente del consiglio comunale ha dunque domandato a cosa sia dovuto il carattere d’urgenza della richiesta e, in attesa della risposta del primo cittadino, resta comunque in agenda un consiglio ordinario convocato per martedì prossimo.
Per quel che afferisce il piano di riequilibrio, com’è noto, manca ancora il famoso parere dei revisori. Appena qualche giorno fa, come avevamo raccontato, i vicepresidenti Nicola Crisafi e Nino Interdonato, appurato che il termine per l’approvazione del documento dettato dal ministero non ha carattere perentorio, avevano suggerito di ovviare alla discussione dell’atto finanziario durante una seduta ordinaria di consiglio. Giacchè però il ritardo nei tempi è tale da creare e peggiorare le condizioni di difficoltà per l’approvazione dell’atto, quotidianamente, a quanto si vocifera, laddove il parere dei revisori dovesse giungere nei prossimi giorni, è presumibile la convocazione urgente dell’assise comunale entro la fine di questa settimana. @eleonoraurzi
