Scappato dai domiciliari con il braccialetto elettronico, si costituisce dopo tre mesi di latitanza

Da novembre del 2014 viveva nascosto, dopo essere evaso dagli arresti domiciliari per furto aggravato. E’ finita verso le 17.30 di mercoledì 18 febbraio 2015 la latitanza di Ivan BALSAMA’, giovane messinese cl. 1995 ricercato da novembre dell’anno scorso, allorquando era improvvisamente evaso dal regime degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, a cui era sottoposto dal mese di maggio del 2014 per il reato di furto aggravato.

Dal momento dell’evasione, le ricerche dei Carabinieri non si sono mai interrotte e sono diventate via via sempre più intense con il passare del tempo, facendo stringere sempre di più il cerchio intorno al giovane. La sua fotografia era a bordo di ogni auto dei Carabinieri in servizio di pattuglia, e numerosi sono stati i controlli anche domiciliari, tra parenti e amici del giovane.

In particolare, i Carabinieri della Compagnia di Messina Sud avevano istituito una vera e propria “task force” incaricata di dedicarsi alle sue ricerche ed alla cattura del latitante. Sentendosi ormai braccato,  e resosi conto di non avere alcuna possibilità di sostenere ancora a lungo il suo stato di latitanza, ha deciso di costituirsi presso la Stazione Carabinieri di Messina Gazzi, dove gli è stata immediatamente notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere che pendeva sul suo conto.

Dopo le formalità di rito, Ivan BALSAMA’ è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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