L’Orsa chiede incontro urgente all’amministrazione per i dipendenti ex Feluca

A seguito dell’acquisizione in organico dei lavoratori “ex Feluca” sembra giunto il momento di conoscere con chiarezza quale sia il reale fabbisogno di personale tecnico ed amministrativo da parte dell’Amam e se vi sia l’effettiva volontà di recepire il conferimento del servizio di cura del verde svolto dall’ATO 3, cui è legato il trasferimento delle unità di personale operaio”, dichiara il segretario regionale dell’Orsa, Francesca Fusco.

Ad un mese dalla scelta della Regione di prolungare sino al giugno prossimo la fase liquidatoria in cui versa ATO3, il sindacato ha chiesto un incontro all’Amministrazione al quale prendano parte i vertici della società e quelli di Amam, per discutere modi e tempi dei trasferimenti dei lavoratori dalla prima alla seconda azienda come reso possibile dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2014 sulla mobilità aziendale. Lavoratori da Ato3 ad Amam, così come esitato con delibera di giunta il 9 ottobre scorso; ma nonostante durante l’ultimo vis a vis tenutosi a Palazzo Zanca ormai oltre un mese fa, in occasione del quale l’assessore al ramo, Daniele Ialacqua, e il segretario generale, Antonino Le Donne, abbiano ribadito la volontà di procedere in questa direzione, ad ora, tutto sembra fermo.

Tempi dilatati e una vera e propria “battuta d’arresto”, quella che denuncia l’Orsa, “a seguito del trasferimento all’Amam dei lavoratori ex Feluca avvenuto ad inizio anno”, scrivono nel comunicato diramato questa mattina. Forte la preoccupazione derivante per 53 lavoratori in forza attualmente all’Ato3 che, nonostante la proroga regionale, non possono dormire sonni tranquilli circa il proprio futuro.

 “Il timore principale è di ritrovarsi nella medesima situazione emergenziale tra cinque mesi, senza che nel frattempo abbiano avuto luogo gli atti amministrativi necessari per condurre a buon fine il procedimento di mobilità interaziendale”, si legge nel comunicato del sindacato.

 “Destinazione definitiva delle somme occorrenti per il conferimento dei servizi di cura del verde ad oggi svolti dall’Ato in capo all’Amam; approvazione da parte dell’Assemblea dei Soci dell’Amam dell’indirizzo strategico indicato dal socio Comune di Messina; recepimento delle direttive dell’Assemblea dei Soci da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Amam per il compimento delle fasi operative”, questi gli step primari da affrontare e “cadenzati dallo stesso direttore generale dinnanzi alle rappresentanze sindacali”. Ma non essendosi, fino a questo momento, mosso nulla in tal senso, il sindacato interviene per sollecitare l’Amministrazione accusata di essere piombata in uno stato di “inerzia”.  

@eleonoraurzi

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