Calcio Lega Pro, Acr Messina: le pagelle dei giallorossi

In settimana Erminio Rullo aveva presentato il Lecce come una squadra “più concreta che bella”, e di fatto gli uomini di Bollini sono stati perfettamente cinici nell’approfittare di due errori grossolani della retroguardia messinese; non solo i due gol però, il Lecce domina il secondo tempo e crea tanto, andando più volte vicino alla rete con Embalo nella seconda frazione e Moscardelli nella prima,ma è il solito Iuliano ad evitare l’umiliazione. I pugliesi volevano fortemente la vittoria per restare agganciati al treno play off e sebbene sulla carta la formazione di Bollini sia “esplosiva” la terza posizione in coabitazione con la Juve Stabia dimostra come le individualità da sole, senza un vero gioco di squadra, non possono bastare per vincere un campionato. Per il Lecce, dunque, voto 7. Da diverse settimane i peloritani invocano fortuna e fanno proclami circa il dovere di creare e sfruttare gli episodi per indirizzare le gare in loro favore; peccato che gli episodi, i giallorossi, li creino per gli altri, elargendo quindi regali manco fossimo a Natale: oggi addirittura due le generosità nei confronti degli avversari. Benino nel primo tempo, dove la squadra reagisce immediatamente alla scoppola di Moscardelli e dimostra di saper soffrire, fin troppo male il secondo tempo, ma non è ormai una novità che, al rientro sul terreno di gioco, il Messina debba sparire dal campo. Voto 4,5.

Iuliano: 5,5. Nessuna responsabilità sui due gol, sul tabellino alcuni interventi che evitano un passivo decisamente più pesante. L’ingenua ammonizione che gli costerà un turno d’assenza nella prossima partita proprio non ci va giù, sebbene siamo pronti a scommettere che Grassadonia, in fondo, stia ridendo sotto i baffi. Concediamoci quantomeno il beneficio di dubitare.

Rullo: 4,5. Brutta prestazione per l’ex di turno che evidentemente soffre il ritorno al “Via del Mare”da ex, per la prima volta: l’aria di casa proprio non ha fatto bene all’esterno,surclassato sulla sua corsia, appannato e responsabile in occasione del rigore, falciando Moscardelli.

Cane: 5. Tanto impegno ma qualche limite tecnico ancora da limare.

Stefani: 4. La peggiore partita della stagione, ma il difensore era evidentemente in giornata no. L’errore sul secondo gol del Lecce è grossolano, che non fosse esattamente la sua giornata lo si era capito anche nel primo tempo quando un suo errore sul controllo di palla favorisce Embalo involatosi verso la porta.

Altobello: 5,5. Prestazione sotto la sufficienza ma comunque attenta, i suoi compagni di reparto di certo non lo aiutano.

Mancini: 5,5. Probabilmente con lui interno sinistro e Izzilo play basso avremmo assistito ad una partita leggermente diversa. Mancini deve però mettere una toppa sulla scoperta mediana giallorossa, rinunciando al suo estro e limitandosi al giro palla. Non una prestazione indimenticabile.

Damonte: 6. A nostro parere, piccola lieta nota nella giornata nera di oggi: personalità, gamba e lavoro di appoggio al compagno Mancini. Servirà la sua esperienza, oltre ai suoi centimetri, nella lotta alla salvezza (magari senza i play out). Da segnalare anche l’assist per Spiridonovic.

Ciciretti: 5. I più cattivi ridimensionano il talento romano e puntano il dito sulla incostanza del calciatore, effettivamente da qualche partita il re del selfie, secondo solo a Francesco Totti, è il fantasma di se stesso. Aspettiamo il suo ritorno. #Cimanchigià

Orlando: 5. “Io sono una prima punta”, ricordava l’attaccante ex Aversa a chi lo avesse dimenticato. Eppure eccolo di nuovo li, lontano chilometri dalla porta e relegato a fare il terzino in fase di non possesso. Impalpabile ma parzialmente giustificato.

Spiridonovic: 6. Prima da titolare e gol di pregevole fattura. Oltre alla realizzazione, gran lavoro di sacrificio, come del resto il compagno di reparto orlando.

Corona: 5. Oggi quasi un unica punta, ma con una posizione in campo piuttosto anomala. Capitano, uomo ovunque anche quando non si esprime ai suoi livelli. Di lui questo Messina sembra non poter fare a meno, anche se in questa occasione la sua presenza non si è fatta sentire.

De Paula(64′): 5. Ancora lontano il ritmo partita, si poteva fare meglio nell’unica occasione da segnalare nella seconda frazione.

Nigro(75′): 5. Fuori da tanto tempo, il suo ingresso in campo è contraddistinto da una palla persa non appena mette piede sul prato. Il giocatore tuttavia ha diverse attenuanti, sarebbe crudele giudicarlo a queste condizioni complessive.

Bortoli: SV.

All. Grassadonia/Criscuolo: 5. Bene l’intuizione Spiridonovic, ma quando si vuole avere coraggio, lo si deve avere fino in fondo. Il 4-3-3 è la maschera di un 4-5-1 con i due attaccanti esterni relegati a terzini in fase di non possesso. Gli episodi certo non aiutano il mister, ma al momento la squadra sembra essere in mano di nessuno.

@RobertoFazio

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