Zir e Zis: piano integrato di recupero urbano, Santalco interroga l’amministrazione

La prolungata inerzia che ha rallentato lo sviluppo economico delle zone Zir e Zis” è oggetto dell’interrogazione scritta che il consigliere comunale Giuseppe Santalco ha rivolto al sindaco e all’assessore al ramo Sergio De Cola. Un’inerzia che non è addebitabile solo a questa amministrazione ma anche a quella precedente, evidenzia il “neo” piddino, capogruppo di Felice per Messina. Casus belli che ha portato l’avvocato democratico a sollevare la questione è il dibattito apertosi “sulla destinazione e sulla regolamentazione di aree di “pregio” della nostra città”, come scrive in premessa,su cui era (ed è) naturale attendersi una scommessa identitaria e vocazionale progettuale e fattiva, tenuto anche conto della pianificazione territoriale in atto in itinere”. Che ci sia una crisi da capogiro è sotto gli occhi si tutti e, in questo contesto “la circostanza fattuale non è tollerabile non essendo allo stato consentito – per quanto infra – operare cambi di destinazione d’uso per attività di tipo produttivo, commerciale, artigianale, industriale non nocivo e molesto o di altra attività commerciale o artigianale per cui necessita di un cambio di destinazione e neppure attuare interventi di manutenzione straordinaria”. Sono in primis le aziende a risentirne, giacché viene bloccata qualsiasi iniziativa che sia nelle condizioni di generare occupazione. Si rende, pertanto, necessario ed urgente intervenire con atti amministrativi e deliberativi volti a sbloccare l’impasse tecnico de quo, evidenziato nelle seguenti premesse, osservazioni, considerazioni, deduzioni”.

Così Santalco, sulla base di quanto deliberato da Ars e consiglio comunale dal 2012, interpella l’Amministrazione per conoscere la ratio per cui se il “Progetto Integrato per la ristrutturazione riqualificazione urbana dell’area stazione Marittima – S. Cecilia. Linee di indirizzo” ha una “tenuta solida dal punto di vista procedimentale” per quale motivo versi in una condizione di stallo, nonchè se vi siano “ragioni di dubbio su passaggi tecnico-giuridici e se è stato consultato il collegio di difesa onde adottare eventuali determinazioni in autotutela,anche valutando eventuali prerogative del Consiglio Comunale.”

E’ obiettivo del consigliere, comprendere in quale direzione intenda andare l’amministrazione Accorinti e se si preveda o meno l’avvio urgentedi quanto previsto dalla Legge Regionale n. 8 del 12.1.2012 circala “necessità di redigere il piano integrato di recupero urbano relativamente alle zone ZIR e ZIS, senza attendere le procedure del nuovo PRG che comportano lunghi tempi per la sua approvazione,sganciandola dalla Variante di Salvaguardia e dalla procedura avviata con l’atto di sottomissione sottoscritto dal gruppo di progettazione il 15/12/2014” ovvero “come interagisce il Progetto Integrato di cui al p. A) con le altre OO.PP. in fase di realizzazione nella stessa zona: Via del Mare, Via Don Blasco, PIAU etc.se, nelle more del complessivo processo decisionale, non sia il caso di richiedere intanto il deposito progettuale relativo all’oggetto del vecchio incarico, secondo precedente contratto sottoscritto il 22/11/2012, eventualmente modificandolo solo per le parti relative al rilevato ferroviario sino alla Via S. Cecilia”.

@eleonoraurzi

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