Calcio Lega Pro, Acr Messina: giallorossi in caduta libera, anche il Melfi corsaro al San Filippo (Fotogallery)

Messina-Melfi 1-2

Marcatori: Ciciretti(ME,5′),Fella(ML,50′),Caturano(ML,64’R)
Messina: Berardi,Silvestri,Cane,Stefani(Donnarumma,63′),Altobello,Damonte,Izzillo(Spiridonovic,53′),Bortoli,De Paula(Rullo,79′),Corona,Ciciretti
Melfi: Perina,Annoni,Pinna,Demarku,Di Filippo,Spezzani,Gallo(Giacomarro,63′),Agnello,Caturano(Falomi,79′),Tortorì(Tundo,88′),Fella
Arbitro: Marco Piccinini di Forlì, coadiuvato dagli assistenti Pietro Carlo Pollaci di Palermo e Alessandro D’Annibale di Marsala
Note:Ammoniti Cane(ME),Di Filippo(ML),Silvestri(ME),Gallo(ML),Altobello(ME),Caturano(ML),Donnarumma(ME). Espulso Cane(ME,doppia ammonizione), Ferrigno(ME)

Squadra svuotata di tutto. Senza più simboli, senza più certezze, senza nulla per cui, sinceramente, valga la pena sperare. Quinta sconfitta consecutiva, triste epilogo anche quest’oggi in una sfida che valeva una stagione e che quindi rappresenta il preludio dei play out. Primo tempo discreto, seconda frazione fatale: un copione ormai imparato a memoria da questa squadra. Sfortuna, demeriti propri, un gruppo alla deriva, e adesso? Lo spauracchio dei play out è ormai inevitabile, salvo un miracolo sportivo. Il Messina cominci a guardarsi anche alle spalle, dato l’andazzo.

La Cronaca. Grassadonia (alle prese con numerose assenze fra squalificati e infortunati) conferma la fiducia a Silvestri, schierato a sinistra, e torna al 4-3-3, puntando su un attacco di sostanza e qualità che ritrova Ciciretti dietro il tandem formato da De Paula e Corona. Prima del fischio d’inizio minuto di silenzio per l’arbitro Colosimo, tragicamente scomparso in settimana. Si mettono subito bene le cose per il Messina che, dopo un tocco di mano sospetto di un difensore lucano al 2′, passa tre minuti dopo in vantaggio grazie ad una splendida rete di Ciciretti, ritrovato nella posizione giusta e tornato alla marcatura dopo le ultime prestazioni anonime: sinistro a giro piazzato per il talento romano sul quale non può nulla l’estremo difensore avversario. Trovato l’uno a zero il Messina abbassa il baricentro e lascia giocare il Melfi: al 22′ l’ex Caturano si accentra e lascia partire una conclusione che sorvola di parecchi metri la traversa; passa un minuto e Ciceretti torna a seminare il panico tra i difensori avversari, avviando un’accelerazione su spizzata di De Paula e spedendo di poco alto il suo tiro. I gialloverdi provano a costruire ma la manovra di gioco è macchinosa, così riescono a calciare verso la porta solo tramite un paio di calci piazzati, entrambi innocui. Proprio nel momento migliore dei lucani il Messina torna a farsi vivo dalle parti della retroguardia locale con una ripartenza da manuale avviata da Corona che lancia di esterno De Paula, abile a calciare tra i due difensori ma sfortunato nel trovarsi davanti Perina, artefice di un autentico miracolo. Il primo tempo si chiude con l’azione più pericolosa del Melfi, vicina al pareggio con il colpo di testa di Agnello che di poco non inquadra la porta.

Nella seconda frazione è tutto un altro Melfi (che a dir la verità non aveva demeritato neanche nel primo): ritmi altissimi e già al 46′ Agnello sfiora il pareggio con una punizione che sfiora il palo; il pareggio, appunto, arriva solo quattro minuti dopo, con la retroguardia messinese poco reattiva e Cane che non spazza e si fa recuperare da Fella, abile poi nell’infilare Berardi sul suo palo. Preso lo schiaffone i biancoscudati reagiscono, ed è Corona a sobbarcarsi il peso della manovra d’attacco: al 52′ traversone in centro area ma De Paula non aggancia, mentre poco dopo è proprio il bomber palermitano a divorare in spaccata il gol del possibile vantaggio, dopo la torre di Damonte. L’episodio che decide la partita arriva però al 64′, quando Altobello atterra stupidamente Tortorì regalando agli avversari il penalty, poi realizzato da Caturano. Al San Filippo calano le tenebre e oltre al danno arriva anche la beffa e la sfortuna fa da padrona ai giallorossi: al 76′ fantastico colpo di reni di Perina sul tiro ravvicinato di Bortoli, mentre poco dopo Cane viene addirittura espulso per somma di ammonizioni. Gli uomini di Grassadonia, imbeccato dal pubblico, sull’orlo di una crisi di nervi restano in nove perdendo anche Stefani per rosso diretto, causa proteste. Dopo questo scempio, null’altro da segnalare.

Prossimo appuntamento a Foggia, in una classica del calcio meridionale che assume significati ancora più critici, in programma sabato alle 15. (Foto di @FrancescoMinnella)

@RobertoFazio

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