Confcommercio contro chiusura della Banca d’Italia. Picciotto: disegno strategico per depotenziare Messina

“Un disegno strategico per depotenziare la città di Messina”, così andrebbe letto, secondo il presidente di Confcommercio Carmelo Picciotto, l’ennesimo scippo al capoluogo dello Stretto, che passa dalla chiusura della sede della Banca D’Italia.

“Come abbiamo difeso in prima linea la Camera di Commercio di Messina, saremo al fianco di chi si oppone alla chiusura della Banca d’Italia nella nostra città”, scrive in una nota il numero uno dell’associazione di categoria, secondo il quale la sola conseguenza di questa decisione sarebbe quella di svilire ulteriormente “il tessuto economico di una provincia che rischia di subire ancora un altro colpo”.

Confcommercio si schiera al fianco dei dipendenti dell’istituto di credito e, si legge nel comunicato diramato stamani, “saremo al fianco di chi antepone ad ogni cosa l’interesse della nostra città. La notizia della chiusura degli sportelli della Banca d’Italia è, comunque, la conferma che c’è in atto un disegno strategico tendente a dirottare gli interessi economici della nostra città verso altre realtà economiche siciliane. In linea con quanto accaduto per la Camera di Commercio di Messina, sul futuro della quale qualcuno è orientato per l’accorpamento con Catania, Siracusa e Ragusa. Progetto di accorpamento che abbiamo osteggiato e rispetto al quale manifesteremo una ferma opposizione”. @EleonoraUrzì

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