Aggressione controllore su bus: la solidarietà di Comune e Atm. Forze dell’ordine sui mezzi?

In merito ai recenti, gravissimi episodi di violenza nei confronti di alcuni controllori, l’assessore alla Viabilità e Trasporti, Gaetano Cacciola, il direttore generale dell’Atm, Giovanni Foti, ed il commissario speciale, Domenico Manna, hanno espresso la massima solidarietà a quanti sono stati vigliaccamente aggrediti mentre stavano svolgendo con impegno il difficile lavoro di verifica. “L’Atm – ha dichiarato Foti – insieme allo sforzo per migliorare il servizio di trasporto pubblico, ha ultimamente intensificato il controllo a bordo per la verifica dei titoli di viaggio ed abbonamenti, misure che hanno prodotto negli ultimi mesi significativi risultati sul fronte dei ricavi. Recentemente, purtroppo, sono avvenuti alcuni gravi episodi di aggressione nei confronti di nostri controllori che evidenziano, come peraltro tristemente si constata in altre realtà nazionali, un problema che non è soltanto di evasione al pagamento del biglietto ma, ancor di più, di intolleranza al rispetto delle regole che sfocia in comportamenti violenti nei confronti dei lavoratori”.

 

Nel ringraziare i propri dipendenti e rassicurarli che l’azienda sarà sempre al loro fianco, il direttore generale Foti ha aggiunto: “Abbiamo già avviato alcune piani d’azione per aiutare il lavoro dei dipendenti e la sicurezza a bordo. A tale proposito, abbiamo incontrato insieme all’assessore Cacciola, di concerto con il commissario speciale Manna, il Questore di Messina, Giuseppe Cucchiara, anche per concordare alcuni puntuali interventi. L’Atm presenterà a breve una proposta per eseguire interventi di verifica a bordo con la presenza di forze dell’ordine ed informerà preventivamente la Questura di altre iniziative, per un eventuale pronto intervento delle forze dell’ordine. Altre proposte comuni sono allo studio a supporto dei lavoratori che agiscono nella ZTL. Sono altresì in corso, ha concluso Foti, colloqui con la Regione Siciliana e con ASSTRA Sicilia per integrare la normativa regionale in materia, anche con riferimento a precedenti esperienze in altre Regioni”.

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