Calcio Lega Pro, Messina-Cosenza: le dichiarazioni del post gara

In casa Messina il bicchiere è mezzo pieno: è quanto emerge dalle dichiarazioni di Ferrigno e Orlando che però lanciano anche delle accuse pesanti al sistema, circa le recenti direzioni di gara destinate, secondo lo staff giallorosso, a penalizzare il Messina: “rispetto alle altre partite abbiamo fatto oggettivamente un grosso passo in avanti-commenta il ds Ferrigno– ma devono permetterci di giocarci le nostre partite. L’arbitraggio di oggi non mi è piaciuto e non è la prima volta, su Orlano c’era un calcio di rigore sacrosanto”. Tuttavia la prestazione di oggi è stata insufficiente sul piano del gioco, nonostante l’imperativo fosse la vittoria: “a volte la palla scotta, non dimentichiamoci che giocavamo contro il Cosenza. Siamo fiduciosi”.

Rincara la dose Luca Orlando: “rimango stizzito per l’arbitraggio nei nostri confronti, vedo un po’ di malafede. Come anche a Foggia, oggi c’era un rigore in nostro favore, ma il direttore di gara negli spogliatoi mi ha detto che mi aveva segnalato per una clamorosa simulazione”. Partita dai due volti secondo l’attaccante, anch’egli propenso a vedere il bicchiere mezzo pieno: “nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni, nel secondo siamo venuti meno fisicamente. Dopo i tanti gol subiti nelle scorse partite, non averne subiti oggi è un buon punto di partenza”.

Il tecnico Nello Di Costanzo analizza la situazione senza mezzi termini: “Non possiamo essere contenti, la squadra ha dato l’anima, ma di gioco non possiamo parlare. Siamo vivi, sebbene facciamo una gran fatica nel cercare uno sviluppo di gioco, ma gettiamo il cuore oltre l’ostacolo. Oggi comunque qualcosa si è vista, non abbiamo subito gol ed abbiamo conquistato un punto che mancava da sei partite,certo cercavamo la vittoria e io ho dato un segnale schierando ad un certo punto del match quattro punte. Certo se l’arbitro avesse concesso il rigore…”. Un commento poi sulla prestazione di Cane, quest’oggi esterno alto nel 4-2-3-1 e Mancini, subentrato a venti minuti dalla fine: “Cane esterno di centrocampo è una soluzione, ha fatto delle buone cose, crossando anche se non come chiedevo io. Mancini non aveva ancora i novanta minuti nelle gambe, caso diverso quello di Benvenga che nonostante il lungo stop in settimana ci ha dato garanzia di continuità”.

@RobertoFazio

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