Beni Comuni, dopo il Forum pubblico inizia la “pacifica guerra degli hastag” tra Accorinti e il collettivo Pinelli

Una provocazione, o piuttosto una mano tesa? Nel giorno della mobilitazione a sostegno dell’occupazione della ex scuola Ugo Foscolo da parte del collettivo Pinelli ( a cui abbiamo dedicato un’intera trasmissione radiofonica) arriva inattesa l’adesione del sindaco Renato Accorinti, che sul suo profilo ufficiale fb partecipa alla campagna social con una foto e l’hastag #mioccupodellafoscolocolpinelli. Certo personalizzando il secondo hastag, quello che più ha animato la base e alimentato discussioni accese tra le varie anime del movimento che ha espresso il primo cittadino a cui al #nonostanteaccorinti ha risposto con un #nonostantetutto.

Un segnale di distensione che arriva dopo il Forum del Laboratorio Messina Beni Comuni che ieri sera  ha approvato il “Regolamento per l’uso condiviso dei beni comuni della città di Messina, e dei beni sottoposti al principio di sussidiarietà civica”. Un ulteriore passo, insieme alla scrittura della Delibera sui beni comuni appena esitata dalla Giunta, che dà seguito ad uno degli impegni assunti in campagna elettorale, così come hanno sottolineato nel corso dell’incontro l’assessore Daniele Ialacqua, e Luciano Marabello, esperto del Sindaco per i beni comuni e del tavolo tecnico del Laboratorio, che hanno presentato nel dettaglio  la delibera sui “Criteri per l’utilizzo condiviso e la concessione d’uso di spazi e immobili di proprietà comunale, al fine di avviare progetti finalizzati all’attivazione e sviluppo di attività sociali, culturali ed economiche”.

I cinque possibili tipi di spazi coinvolti nella sperimentazione previsti dal Comune sono quelli inutilizzati e da recuperare; destinati alla realizzazione di progetti specifici da parte di associazioni senza fini di lucro; destinati alla realizzazione di progetti per lo sviluppo della nuova imprenditoria e per quelli con finalità sociale; in contesti di Edilizia Residenziale Pubblica e destinati all’uso condiviso e collaborativo e per la sussidiarietà.

I lavori sono stati  introdotti e coordinati da Luciano Marabello che anche spiegato, attraverso delle slide, una scheda-tipo che nel prossimo futuro dovrà accompagnare i suggerimenti dei “beni bandiera” proposti dal Comune di Messina per le manifestazioni di interesse da avanzare sugli immobili e gli spazi urbani, affinché gli stessi vengano destinati e assegnati per le finalità che rientrano nell’obiettivo dell’uso condiviso dei Beni comuni.

“Si tratta di un passaggio indicativo di quanto si possa fare se si lavora con serietà e perseveranza – ha commentato il consigliere comunale Gino Sturniolo, che politicamente ha rappresentato le fratture tra Cmdb e il collettivo Pinelli  – Comunque andranno le cose, questi due atti rimarranno come un punto di riferimento nel panorama nazionale del dibattito sulle forme regolamentari che possa avere l’uso dei beni in Comune. Questo, al di là degli elementi di critica che sempre possono esserci e sulle migliorie che sempre possono essere praticate. Per questo bisogna fare i complimenti a tutti quelli che per mesi hanno lavorato. Mi dispiace di non essere riuscito a partecipare a questo percorso, avendo scelto io di giocare un’altra partita politica. I risvolti attuativi dei due atti e la capacità dell’amministrazione di farli vivere nelle pratiche sociali saranno la misura di quanto il lavoro fatto dal Laboratorio verrà utilizzato per l’avanzamento sul terreno dei Beni Comuni nella nostra città. Oggi bisogna solo fare un plauso a chi ci ha lavorato con dedizione”.

pinelliMa la risposta “creativa” del collettivo Pinelli non si è fatta attendere. Poche ore dopo è infatti comparsa sui social una nuova foto che ritrae i partecipanti alla giornata di mobilitazione con un cartello dedicato al primo cittadino. La pacifica guerra degli hastag continua.

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