Serie A: la Lazio sorpassa la Roma. L’epico Parma stende la Juve, tutto più chiaro in coda

Sorpasso doveva essere, sorpasso è stato: è la Lazio la nuova seconda forza della Serie A. Questo il tema principale sviluppato dalla trentesima giornata, che verrà ricordata anche per la clamorosa sconfitta della Juventus a Parma, nel più classico dei testacoda, e per il definitivo delinearsi degli assetti concernenti la lotta salvezza.

Sono mutati, dunque, gli equilibri sulle rive del Tevere: la Roma, pur sfiorando il successo nel finale, non è andata oltre l’1-1 in trasferta contro il Torino. E i biancocelesti – come da copione – ne hanno approfittato, schiantando l’Empoli all’Olimpico con un 4-0 che non ammette discussioni, in rete tutti i solisti: Mauri, Candreva, Klose e Felipe Anderson. Il tecnico Stefano Pioli ha saputo trovare l’amalgama perfetto, la sua banda è in formissima, al punto che quella di ieri è stata l’ottava vittoria consecutiva in campionato, ma sabato prossimo è attesa dalla controprova dello Stadium. Ragion per cui i giallorossi sperano di ripristinare subitaneamente lo status quo e riappropriarsi così della piazza d’onore che, com’è noto, garantisce l’accesso diretto alla prossima edizione della Champions League.

Il big match tra le prime due della classe, però, arriverà nel mezzo della doppia sfida europea contro il Monaco, appuntamento che potrebbe ancora distrarre i bianconeri. Sì, l’avverbio “ancora” va utilizzato perché sulla sorprendente debacle del “Tardini” ha pesato non poco il pensiero rivolto all’andata dei quarti di finale contro il club del Principato: al di là della formazione rimaneggiata, troppo brutta la Juve vista in Emilia per non bollare lo scivolone come tipico incidente di percorso. Senza con questo voler sminuire l’impresa epica centrata dal Parma: gli uomini di Donadoni meritano solo applausi, non si limitano ad onorare gli impegni con orgoglio ma si battono con una determinazione tale da far invidia a tanti. Nella prodezza di José Mauri condensato l’ultimo ciak di un vero e proprio spot per il calcio, al netto di qualsiasi sentenza fallimentare: 7 punti in una settimana contro Inter, Udinese e capolista indiscussa. Giù il cappello.

Anche per quanto riguarda la corsa all’Europa League si è registrato un sorpasso, doppio per giunta, quello piazzato dal Napoli ai danni di Fiorentina e Sampdoria.

Nello scontro diretto tra deluse di Coppa Italia, disputatosi al “San Paolo”, i partenopei hanno superato la Viola con un rotondo 3-0. Da rimarcare il ritorno al gol di Callejon dopo oltre 3 mesi, mentre la stessa gioia è stata negata a Higuain; dopo aver incocciato la trasversale, il pallone calciato dal Pipita aveva interamente oltrepassato la linea bianca…fortuna che fra un paio di mesi la Goal Line Technology entrerà, finalmente, in vigore.

I blucerchiati invece hanno impattato con il Milan, nell’unico posticipo domenicale andato in scena alla Scala del calcio. De Jong (con l’evidente complicità di Duncan) ha risposto a Soriano, magicamente liberato al tiro da Samuel Eto’o. I rossoneri, vincendo, avrebbero potuto riaprire i giochi, ma la squadra di Mihajlovic ha confermato la sua solidità, reggendo bene l’urto nel finale: i 7 punti di margine vantati a otto partite dalla fine costituiscono un bonus più che rassicurante.

L’altra compagine meneghina ha invece fatto bottino pieno, espugnando il “Bentegodi” di Verona con un comodo tris. L’Inter gioca meglio lontano dalle mura amiche, ormai è un dato di fatto, ma dal “mal di San Siro” si deve guarire. L’anticipo di sabato ha mandato in copertina Palacio, Icardi e Handanovic, la società nerazzurra rischia di perdere gli ultimi due: storie contorte, fatte di rinnovi complicati e presumibili esigenze di liquidità. Se Moratti intendesse effettivamente tornare in sella, smentite di facciata a parte, dovrebbe rompere gli indugi il prima possibile.

Venendo infine alla bagarre per non retrocedere, come anticipato in apertura di screening, la classifica ha assunto una veste che potrebbe, dovrebbe, rivelarsi definitiva. La differenza l’ha fatta German Denis, ridestatosi nell’occasione più importante. La doppietta del Tanque contro il Sassuolo (da antologia la rovesciata valsa il momentaneo 1-0) ha permesso all’Atalanta di allungare su Cesena e Cagliari, adesso rispettivamente a meno 7 e meno 8 dal quartultimo posto. Sia romagnoli che sardi hanno perso male contro squadre (Chievo e Genoa) che niente – o poco, nel caso del Grifone – avevano ancora da chiedere al campionato, difficile ipotizzare rebus sic stantibus una risolutiva inversione di tendenza.

Udinese-Palermo, invece, rappresentava poco più che una scampagnata: il 3-1 maturato a favore dei rosanero non distoglierà certo Zamparini dal rilasciare le consuete 10-15 interviste settimanali riguardanti il prezzo di Paulo Dybala: chissà, a furia di parlarne, il vulcanico patron magari troverà davvero il pollo capace di sborsare 40 milioni per un giocatore in scadenza nel 2016.

@JodyColletti

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