Camaro-San Paolo, auto come fissa dimora? No, solo un deposito in mezzo alla strada

In mattinata il consigliere comunale Libero Gioveni denunciava una potenziale situazione di disagio in seguito a delle segnalazioni a lui giunte. Secondo quanto riportato nella nota diretta al Sindaco Renato Accorinti ma anche all’Assessore ai servizi sociali Antonino Mantineo e al Comandante della Polizia Municipale Calogero Ferlisi, la presenza stabile di una Peugeot 206 di colore rosso in via Gerobino Pilli nel quartiere San Paolo (Camaro), quasi a ridosso dell’ingresso del viale Europa e nei pressi del vecchio ponte FS, avrebbe destato sospetto circa la possibilità che possa essere utilizzata da qualcuno addirittura come abituale dimora.

Siamo quindi andati a verificare personalmente.

DSC_4462Nella suddetta via una Peugeot 206 rossa, in apparente stato di abbandono, effettivamente risulta parcheggiata in modo improbabile ostacolando il regolare flusso in una carreggiata a doppio senso di marcia. Al suo interno, al momento del nostro arrivo, nessuna persona presente ma una serie di pacchi che riempono l’autovettura, in preda alla polvere: pacchi che però, dopo un’attenta analisi, abbiamo appurato contenere tanti libri; all’interno non vi sono indumenti, coperte, scarpe o beni di prima necessità che lascino pensare ad una situazione di appostamento fisso da parte di chi, in uno stato di grave emergenza, utilizza la propria auto come tetto sotto il quale trovare riparo.

Chiedendo a diversi abitanti della zona, siamo venuti a conoscenza del fatto che l’auto sarebbe ferma da diversi mesi (cinque o sei circa), ma nessuno giura di aver visto dormirci dentro qualcuno; secondo alcune  testimonianze addirittura essa apparterrebbe ad un residente imprecisato del quartiere, proprietario quindi di un appartamento e anche di un’altra auto, “casualmente” parcheggiata proprio accanto alla Peugeot 206 rossa in questione. Ulteriori testimonianze riferiscono infine di aver visto delle persone utilizzare la vettura per trasportare materiale presumibilmente messo in vendita in delle bancarelle, il che darebbe un senso alla presenza di imballaggi e pacchi contenenti libri e altri materiali apparentemente destinati alla vendita.

Certi della buona fede di Libero Gioveni e di chi ha segnalato il potenziale disagio, questa volta sembra proprio che si tratti esclusivamente di un “disagio veicolare”, piuttosto che di caso di emergenza frutto dell’ennesima frustata della crisi economica.

@RobertoFazio

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