Rinegoziazione dei mutui: Signorino incassa la fiducia e pensa al futuro. In attesa del bilancio, in rosso va la maggioranza

Termini di scadenza rispettati e un dibattito politico che in questa occasione ha prodotto scelte concrete e indirizzate su questioni di interesse comune. L’amministrazione Accorinti di fatto incassa la fiducia del consiglio comunale, e aderisce alla rinegoziazione dei mutui la cui delibera è stata votata con 14 voti (su 40 consiglieri) aprendo la strada all’approvazione del bilancio consuntivo 2014 che tra qualche settimana arriverà in aula.

“Possiamo dire di avercela fatta – ha commentato Guido Signorino  – Ringrazio in particolare i dipendenti dell’ufficio mutui e i collaboratori della Ragioneria per l’impegno profuso per consentire il rispetto dei termini di scadenza”.

Eppure sul piano politico la battaglia è  ancora accesa, e tra i più agguerriti oppositori restano i dissidenti del gruppo che ha sostenuto Accorinti, Gino Sturniolo e Nina Lo Presti, che hanno intrapreso nelle settimane precedenti al voto un tour per i quartieri, spiegando, secondo una lettura più politica che realmente sostenuta dai numeri, come la Giunta avrebbe tradito il patto con gli elettori.  “Si era detto- spiega Sturniolo- che, una volta arrivati in Comune avremmo aperto il libro mastro ed individuato così i responsabili del disastro economico in cui ci troviamo. Ora invece, quei debiti prodotti da chi ha amministrato in passato, si stanno avallando assieme ai rappresentati del partiti che li hanno creati”.

Ma Signorino risponde  snocciolando alcuni dati che rappresentano per  l’amministratore  l’unica “opportunità per ottenere risparmi sui bilanci annuali da oggi fino al 2035 per poco più di 20 milioni di Euro, destinandoli a operazioni di investimento o al supporto ai servizi per i cittadini. L’allungamento delle scadenze che spalma ratei di importi inferiori a quelli attuali anche nel periodo 2035-2044 provoca maggiori oneri per 37 milioni, ma il valore attuale dei “risparmi” supera il valore attuale dei “maggiori oneri” per oltre 2 milioni di euro. Inoltre, un utilizzo corretto delle economie annualmente ottenute potrà consentire al Comune di programmare investimenti per lo sviluppo della città.

Per il 2015 il Comune potrà risparmiare oltre 1,7 milioni di Euro – continua Signorino – che si tradurranno a seguito del loro utilizzo in riduzioni della pressione tributaria (attuale e in prospettiva) e ulteriori economie strutturali (riduzione dei fitti passivi pagati per le scuole). La delibera proposta dall’amministrazione e approvata dal Consiglio destina infatti 130.000,00 Euro alla ristrutturazione della scuola Giovanni XXIII, con l’obiettivo di trasferire in quei locali le attività attualmente svolte nei locali “ex SITAT” (Z.I.R.), risparmiando a partire dal prossimo anno oltre 325.000 Euro di fitti passivi (potenziando così il raggiungimento di una delle misure previste nel piano di riequilibrio). Un secondo importante investimento sostenuto con le economie della rinegoziazione è il cofinanziamento del progetto della raccolta differenziata “porta a porta” per 60.000 messinesi. Questo progetto consente di ottenere il cofinanziamento regionale sui fondi europei per circa 3,5 milioni senza gravare sulla TARI che, rispetto allo scorso anno, potrà ridursi di circa 2 milioni (un risparmio per i messinesi); inoltre, considerando anche interventi già avviati in cinque villaggi e il finanziamento del COMIECO, a fine anno, oltre il 30% della popolazione sarà raggiunto dal servizio porta a porta, con un notevole risparmio a partire dal 2016 sul costo del servizio e (per conseguenza) una ulteriore, più significativa, riduzione della TARI. La destinazione della rimanente cifra (oltre 660.000 Euro) verrà determinata dall’amministrazione e dal Consiglio nella predisposizione del bilancio di previsione.

Ancora una volta abbiamo la prova che, indipendentemente da uno schema “maggioranza-opposizione” che non può adattarsi all’attuale realtà messinese (perde tempo chi rincorre logiche inapplicabili al contesto politico, istituzionale e di azione amministrativa determinatosi dal giugno 2013), il Comune ottiene buoni e giusti risultati quando, superando conflittualità o strategie, individua obiettivi concreti di interesse della città e dei cittadini e si concentra sul loro raggiungimento. In questo senso la faticosa ma costruttiva dinamica determinatasi in occasione di questa delibera è di buon auspicio, in vista dei complessi ma importantissimi provvedimenti che le prossime settimane e i prossimi mesi ci riservano: dai bilanci all’avvio del riordino delle partecipate. È così che dobbiamo continuare a operare, amministrazione e consiglio – ciascuno nella distinzione del proprio ruolo -, col timone puntato sull’obiettivo degli interessi di Messina, per costruire insieme, col contributo di tutti il bene comune, il rilancio della nostra città”.

 

 

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