Giovanni Pistorio: nuovo assessore in giunta regionale. Ora la priorità è la Riforma delle Province

Si è dimesso nella giornata di ieri l’assessore regionale alla funzione pubblica Ettore Leotta che, nella sua lettera indirizzata al governatore Rosario Crocetta, avrebbe precisato che dopo il crollo del pilone sulla A19, “ andare e venire da Siracusa è diventato complicato”, come ha riportato l’ANSA. “Ho una certa età e anche la difficoltà del viaggio hanno influito sulla mia decisione”, avrebbe asserito, aggiungendo di lasciare l’incarico con un grande rammarico: quello di non essere riuscito a portare a compimento l’operazione riforma delle Province che, a parer suo “avrebbe consentito il rilancio delle Province e restituito speranza ai dipendenti”.

Al posto di Leotta, come i rumors avevano già annunciato, è stato incaricato il segretario regionale dell’Udc Giovanni Pistorio che, a proposito della mancata riforma, dalla prima ora è stato uno degli attori interessati in prima persona, anche in qualità di capo della segreteria particolare del suo predecessore. Immediate le reazioni dal mondo politico, a partire dal segretario regionale del Partito Democratico, Fausto Raciti che, inviati gli auguri al neoassessore, ha precisato come “La maggioranza ha di fronte a sé sfide importanti ‎e tutte le componenti, ad iniziare da PD e Udc, sono chiamate al massimo della responsabilità”. Un ringraziamento anche a chi lo ha preceduto per “per l’impegno e la competenza dimostra durante la sua esperienza di governo”. Ma il punto focale resta la riforma delle Province che, Raciti  precisa nella sua nota, sia proprio uno dei primissimi impegni a cui lo scudocrociato dovrà far fronte. E’ del medesimo avviso il deputato regionale Ncd, Nino Germanà che, nell’augurare l’in bocca al lupo al collega verso cui afferma di nutrire “profonda stima”, commenta: “adesso avrà il compito di portare a compimento l’operazione complessa e necessaria di dare forma e corpo ad una riforma di cui la Sicilia e i dipendenti delle ex provincie hanno un bisogno impellente. Non mancherò di evidenziare eventuali punti critici laddove ne rinvenissi ma, come ho sempre fatto, non mi porrò mai in una condizione di contrasto aprioristico”, conclude.

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