Calcio, Acr Messina. La tifoseria “spodesta” Lo Monaco: “Via da una città che hai offeso nella sua interezza”

Tra la tifoseria e Pietro Lo Monaco è ufficialmente divorzio. Non che la spaccatura non fosse già nell’aria, ma negli ultimi giorni i supporter della curva sud hanno di fatto legittimato la propria posizione, nettamente in contrasto nei confronti di un “patron” per il quale, adesso, la tolleranza è pari allo zero.

Conferenza Lo Monaco (6)Non solo la retrocessione in serie D, frutto di una pessima e sciagurata stagione, dentro e fuori dal campo, per altro sancita dagli eterni rivali della Reggina, ma anche il presunto coinvolgimento nelle ampie indagini relative al calcio-scommesse, con particolare attenzione alla gara del 18 aprile Messina-Ischia, per la quale gli inquirenti ipotizzano una combine sui risultati del primo e secondo tempo. Tutto ancora da verificare, stando ai tempi della giustizia sportiva italiana, nonostante la pubblicazione delle intercettazioni studiate dalla Digos e la professata estraneità da parte della dirigenza giallorossa.  Una bomba, questa, caduta sul Messina in un momento davvero delicato per il futuro della squadra, reso già precario dal recente fallimento sportivo e dalle continue dichiarazioni d’addio da parte del Presidente; eventuali trattative per il rilevamento della società, che avevano già fatto riscontrare un concreto interesse da parte di imprenditori americani ma di origine messinese, adesso rischiano di saltare, in considerazione del fatto che al momento disegnare la Lega Pro risulta davvero arduo compito, fra ripescaggi (urgono comunque 500.000 euro di fondo perduto), presunte riammissioni e le implicazioni dei due scandali che stanno facendo tremare il calcio italiano, “Dirty Soccer” e “I treni del gol”.

In questo clima di precarietà in cui il silenzio fa da padrone, interviene il tifo organizzato che con un comunicato, oltre a scongiurare possibili penalizzazioni sportive ed extra sportive per il Messina, invita chiaramente la famiglia Lo Monaco ad andar via, lasciando la squadra a costo zero (come del resto lo stesso massimo dirigente aveva già annunciato nella conferenza stampa d’addio), nella speranza di poter trovare, con l’aiuto delle istituzioni, nuovi acquirenti pronti a far ripartire l’Acr dalla Serie D. Per il dirigente di Torre Annunziata l’accusa di aver offeso la città nella sua interezza. Ecco il comunicato integrale:

E’ passato poco più di un mese da quell’incubo che ci ha travolti. Un mese in parte, silenzioso, interrotto da rumori di sirene, conferenze per pochi intimi e “notizie bomba” che rischiano di stravolgere ciò che in effetti e’ stravolto da tempo. Prendiamo parola, dopo il fatidico 30 Giugno, per chiedere che Lo Monaco e i suoi compari vadano via subito lasciando la squadra a costo zero. Quelli che saranno i risvolti giudiziari personali devono restare, per quanto possibile, separati dall’ ACR. Non entriamo nel merito delle accuse, non ci interessa… in questo ultimo anno abbiamo visto e sentito anche troppo: Vattene! Nel contempo chiediamo a tutta la parte sana di questa città, alla classe politica ed istituzionale, purtoppo sempre più assente, alle realtà economiche, alle figure della società civile di esprimere un gruppo che possa consentire alla nostra squadra di ripartire dalla serie D con dignità. Non vogliamo e non tollereremo avventurieri o cazzari in cerca di gloria sia chiaro! Cerchiamo di ripartire con umiltà e con aria nuova. Per questo ribadiamo che il Messina Calcio e’ storia e patrimonio di tutta la città; quella città che Lo Monaco ha offeso nella sua interezza e che invece, nonostante i mille problemi, ha un cuore che batte forte nella curva che, anche dopo la sconfitta, riesce a sfornare “cartoline” degne di altri palcoscenici.

Ultras Curva Sud Messina

@RobertoFazio

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