Calcio, Acr Messina: ecco i primi movimenti di mercato tra passato, presente e futuro

Comincia a delinearsi (ed era pure ora) l’organico giallorosso. Sabato scorso la presentazione della nuova proprietà, in cui Arturo Di Napoli, allenatore del Messina, aveva annunciato che la nuova squadra sarebbe stata composta da un mix di giovani promettenti, fra vivaio locale e primavere di alcuni top club italiani con cui lo stesso ex bomber milanese avrebbe mantenuto ottimi rapporti (su tutti l’Inter) e alcune vecchie, ma non troppo, glorie del calcio messinese.

Ecco dunque i primi due nomi: Carmine Giogione, centrocampista nativo di Benevento, classe 1991, un fedelissimo di Di Napoli ai tempi del Savona. Cresciuto nelle giovanili di Padova e Varese, Giorgione ha giocato nel Valenzana, Savona, Asti e PGS Kissamikos, formazione del campionato greco, collezionando in Italia 97 presenze ed una rete fra serie D, C2 e C; prende sempre più forma poi il ritorno di Salvatore Cocuzza, da sempre legato ai colori giallorossi e rimasto nel cuore dei tifosi, entusiasta di cominciare una nuova avventura in riva allo stretto dopo 79 presenze e 29 gol nel triennio fra i dilettanti che precedette il ritorno tra i professionisti in Lega Pro. Cocuzza, reduce da una buona seconda parte di stagione a Noto in cui ha messo a segno tredici reti in soli sei mesi di campionato, è stato più volte visto al San Filippo, a testimonianza del suo legame con la città. Forse questa è la volta buona affinchè il suo ritorno si concretizzi.

Resta invece di capire quale sarà il destino di altri due simboli giallorossi: uno è legato al presente, nonostante i suoi quarant’anni, e si chiama Giorgio Corona, pronto a rimettersi in piazza per ancora un altro anno ma non è detto che il San Filippo possa essere ancora la sua casa; l’altro è Alessandro Parisi, evidentemente legato al compagno di serie A, oggi in panchina, che ha dato già disponibilità per intavolare una trattativa. Durante l’ultima stagione il terzino palermitano si è allenato con il gruppo di Grassadonia prima e Di Costanzo poi senza mai scendere in campo, in virtù di una lunga squalifica ormai scontata. @RobertoFazio

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