Ciclismo. Vuelta 2015, Nibali: “Non c’è un capitano. Noi corriamo per vincere”

 La Astana ha corso la cronosquadre inaugurale della Vuelta a España 2015 senza correre particolari pericoli. La squadra kazaka riteneva molto rischioso il percorso odierno, così come sottolinea Vincenzo Nibali al termine della tappa: “Sicuramente per lo spettacolo è bello da vedere, però è molto rischioso per noi. Con la sabbia non è il massimo fare una cronosquadre”. “Questa era veramente una passeggiata al mare – ha continuato il siciliano – C’erano veramente tanti rischi, con questa sabbia che anche se battuta era molto rischiosa. Non abbiamo voluto prendere nessun tipo di rischio ed è stato giusto così“. Secondo il vincitore del Tour de France 2014 si doveva pensare molto prima a questa situazione, ritenendo come l’UCI debba avere un delegato per valutare i percorsi: “Penso che sicuramente ci si doveva pensare molto prima e non solo all’ultimo momento. Credo che l’UCI deve avere un delegato per vedere come sono i percorsi e le corse così da poter stabilire se un percorso è abilitato per poter correre o no”. In chiusura Nibali è tornato sulla questione dei tre possibili capitani in casa Astana, individuando nell’obiettivo comune della squadra il fattore finale: “Non c’è un capitano. Noi corriamo per vincere“. spaziociclismo.it

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