L’occupazione dell’aiuola di via Tommaso Cannizzaro è un “atto politico”. Il dibattito continua

E’  durato poco più di mezz’ora l’intervento dei Carabinieri che con i Vigili Urbani erano stati chiamati a sgomberare l’aiuola dinanzi all’Università, dove la presenza di una donna in una tenda, ha scatenato un acceso dibattito politico sulla trasformazione in termini penali e di decoro di quella che è solamente una questione sociale.

L’infelice richiesta di un TSO da parte del consigliere comunale Adamo, che nelle scorse ore si è rivolto al Sindaco dichiarando che “sui beni comuni questa amministrazione ha fondato il suo programma di governo e il valore della tolleranza, sfuggito di mano, è diventata anarchia”, ha suscitato una reazione politica da parte di un gruppo di attivisti del Collettivo Pinelli, che hanno definito l’occupazione un “atto politico”,  per il rispetto dei diritti umani e contro l’utilizzo del Trattamento Sanitario Obbligatorio, alla luce dell’episodio della donna che si era accampata in quei luoghi nelle scorse settimane e alla tragedia di Torino, dove il 45enne Andrea Soldi è morto proprio durante le operazioni di un TSO.

“La molla è stata la superficialità di quelle dichiarazioni” – spiega un attivista, mentre tre sono stati invitati a seguire i Vigili Urbani e con molta probabilità subiranno una denuncia.

Sul posto erano presenti anche i consiglieri comunali Ivana Risitano e Gino Sturniolo. I manifestanti, con serenità,  hanno spiegato ai militari dell’Arma e ai vigili urbani le ragioni del loro gesto e sono rimasti a “presidiare” la zona, acconsentendo al sequestro dei due striscioni, con frasi di Rousseau (“È difficile ridurre alla obbedienza chi non ama comandare”) e di Foucault (“Dall’uomo al vero uomo la strada passa dall’uomo pazzo”).

Di certo l’episodio pone l’accento sulla capacità di comprensione verso la complessità rappresentata dagli homeless, spesso criminalizzati o ridotti a questione amministrativa di “decoro urbano”.

Ma se per Adamo “farsi una passeggiata in un borgo della Città, cancellare una scritta da un monumento, pretendere che una tenda o uno stendino non stiano in mezzo alla strada o dinnanzi al Tribunale, non è di destra, non è di sinistra è solo BUON SENSO! “, per molti altri  nascondere il degrado sociale senza prendersene carico, lasciare che venga occultato in alcuni spazi della città affinchè il resto ne sia sterilizzato, non può che essere una scelta politica. Quindi un necessario terreno di scontro, purchè resti verbale.

 

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