Accorinti: “riduzione Tari solo populismo, non esistono moduli”

Bolla come “populismo a basso costo, mescolato a fumo e polveroni” il tamtam seguito all’approvazione della Tari, la tassa sui rifiuti, varata a fine settembre dopo una seduta consiliare durata otto ore. Anche in Aula era stato bocciato dal Consiglio Comunale l’emendamento proposto da alcuni consiglieri che volevano introdurre una riduzione generalizzata del tributo invocando proprio il disservizio. E dopo il botta e risposta tra l’assessore Ialacqua e i consiglieri Sturniolo e Lo Presti, anche il Sindaco è intervenuto per smentire la possibilità di chiedere delle riduzioni, sottolineando che solo nel 2016 si potrà diminuire la portata del tributo.

“Già nel 2013, con l’introduzione della TARES, un’associazione aveva mobilitato CAF e professionisti (facendo spendere soldi a vuoto ai contribuenti) per predisporre moduli di richiesta di rimborso parziale del tributo per servizio non reso – ha dichiarato in una nota Accorinti –  E già in quell’occasione erano stati ottenuti solo: procurato allarme, appesantimento di lavoro a carico dell’ufficio tributi, inutili esborsi per i cittadini imboniti dagli incantatori di serpenti e, alla fine, nessun rimborso all’utenza.
Non esistono moduli validi e il regolamento (come da legge) parla chiaro: i rimborsi sono dovuti solo in caso di: “…situazione riconosciuta dall’autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente” (art. 32 regolamento IUC). In altri termini, per avere il rimborso (che ovviamente potrebbe riguardare non già l’intero tributo, ma il solo periodo di conclamata situazione di danno) occorre che tale situazione sia certificata dall’autorità sanitaria con atti pubblici e ufficiali. E non risulta agli uffici alcuna base documentale su cui far valere la richiesta”.

Il primo cittadino ha sottolineato come anche il Consiglio Comunale ha ritenuto, non essendovi alcun presupposto regolamentare per riconoscere la riduzione tributaria, di non votare l’emendamento sulla riduzione, che avrebbe causato un danno erariale.

” È dimostrabile che l’incremento della TARI coincide con l’aumento del costo dovuto alla distanza della discarica di Motta S. Anastasia, dove siamo da un anno costretti a conferire per la chiusura dell’impianto di Mazzarrà – ha ribadito Accorinti –L’amministrazione in questi anni ha lavorato ponendo le basi per un sistema di raccolta totalmente rinnovato, col recupero del finanziamento per l’estensione del “porta a porta” a 100.000 messinesi, che incrementerà la raccolta differenziata, e con l’utilizzo degli impianti già completati a Pace.
Il 7 ottobre si è chiusa la gara per l’acquisto delle attrezzature, sono in valutazione le offerte e il servizio dovrebbe avviarsi tra dicembre e gennaio. Allo stesso tempo, verrà attivato l’impianto per la separazione della frazione secca, migliorando la qualità e (per conseguenza) il rendimento della raccolta.
Con il raggiungimento di questi obiettivi (riduzione dei conferimenti in discarica e aumento dei ricavi da differenziata), si potrà operare una sensibile riduzione del tributo già nel 2016.
Già l’aumento dei contribuenti (3.700 utenze in più in due anni) ha aiutato a ripartire il peso del tributo e stiamo oggi per raccogliere il frutto di molti sacrifici. È importante, però, sapere che per ottenere questi risultati a beneficio di tutti, tutti noi dobbiamo responsabilmente partecipare”.

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