Pignoramento da 29 mln di euro per Messinambiente: verso le dimissioni Perna

Una cartella esattoriale che rischia di far fallire il comune di Messina. L’Agenzia delle Entrate ha recapitato la richiesta di pignoramento da 29 milioni di euro: un enorme debito verso lo Stato e altri creditori da parte di Messinambiente, la società di smaltimento di rifiuti della quale il Comune è il maggiore azionista.

Se Palazzo Zanca dovesse effettivamente restituire una somma tale potrebbe fallire rendendo inutile il piano di riequilibrio del sindaco Renato Accorinti e dell’assessore al Bilancio Guido Signorino.   Intanto i dirigenti di Messinambiente, ma anche quelli di Palazzo Zanca sono al lavoro in queste ore per cercare una soluzione: domattina si presenteranno all’Agenzia delle Entrare,  per evitare che si arrivi al congelamento di ogni attività

La tegola è piombata sul Consiglio Comunale convocato oggi, durante il quale sulla vicenda è intervenuto il segretario generale Antonio Le  Donne, che ha spiegato come gli atti esecutivi siano assoggettati ai provvedimenti amministrativi, quindi ai debiti cosiddetti “politici”. Dunque non dovrebbero essere al momento eseguibili  perché sospesi per legge in relazione al Piano di Riequilibrio, quindi già posti a garanzia.

Messinambiente non è nuova a problemi finanziari. Nel febbraio 2014 la bocciatura del bilancio della partecipata aveva portato la Procura ad aprire un fascicolo per capire le ragioni del “buco” da 25 milioni di euro. C’erano stati due maxi sequestri nella sede e una richiesta di proroga delle indagini notificata all’ex commissario liquidatore Armando Di Maria, al direttore generale Antonino Miloro e ai funzionari Roberto Lisi e Filippo Marguccio, accompagnata da tre ipotesi di reato: truffa, peculato e falso ideologico.

Per la Giunta ore frenetiche, secondo voci non ufficiali, sarebbero imminenti le dimissioni dell’assessore alla cultura Tonino Perna, che lascerebbe il posto ad un super esperto al bilancio in arrivo dalla capitale, a supporto del vice sindaco Guido Signorino.

 

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