Maltempo: convocato alle 12 il Centro Operativo Comunale. Nessun canale ufficiale attivo per le informazioni alla cittadinanza

Ore 11,18. Attraverso l’AlertSystem la cittadinanza ( e i giornalisti) sono stati avvisati della Convocazione alle 12 del C.O.C., centro operativo comunale di protezione civile. E’ domenica. Il sito dell’ufficio stampa comunale è fermo a venerdì. Al telefono nessuno risponde. Nemmeno in Via G. Franza, dove si terrà la riunione convocata dall’assessore alla Protezione Civile Sergio De Cola.

Essendo nostro dovere informare la cittadinanza, e nostro diritto però, accedere alle fonti, cerchiamo di metterci in contatto con l’ufficio stampa istituzionale. Peccato che per l’amministrazione comunale, col silenzio-assenso dei rappresentanti dell’ordine dei giornalisti che evidentemente si accontentano di usare canali personali per acquisire informazioni, in un evidente conflitto di interesse tra la tutela degli interessi per i propri editori e il lavoro dei colleghi, l’ufficio stampa del Comune resti attivo solo per 36 ore settimanali.

Del resto, chi è abituato a pensare che può fare una telefonata per parlare con “Unomattina” se ne frega del lavoro della stampa locale.

Eppure oggi la questione appare gravissima. Con l’allerta meteo di codice rosso in corso, non possiamo accontentarci di elemosinare informazioni per vie personali, scrivendo che fonti non ufficiali da Palazzo dichiarano che  “è una procedura operativa stante il codice rosso ma niente di grave”.

Non è grave? E’ vergognoso. In questi casi la stampa ha un ruolo fondamentale nella gestione delle informazioni in caso di calamità. Interrompere i canali istituzionali perchè è domenica, o peggio perchè non è previsto il lavoro retribuito oltre le 36 ore, o peggio ancora perchè “tanto ai giornalisti con cui abbiamo rapporti personali riusciamo ad avvisarli lo stesso” è la morte della trasparenza e della democrazia. (@Pal.Ma.)

 

 

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