Sfiducia ad Accorinti: il Pdr apre i tavoli di confronto. Picciolo: non rivendichiamo ius prime noctis

Conferenza stampa che vai sfiducia che trovi, si potrebbe dire. In realtà non ci sono nuovi documenti all’orizzonte, anche perché dall’inizio di questa emergenza idrica ne sono già venuti fuori come i funghi. L’aggiornamento arriva (sempre) dai Dr che, attraverso il loro massimo esponente, il deputato regionale e capogruppo all’Ars, onorevole Beppe Picciolo, fanno sapere di essere pronti anche a rinunciare al proprio documento programmatico. In termini spiccioli, strategicamente, i democratici mettono tutti con le spalle al muro al grido di: se non volete firmare la nostra mozione per problemi di intestazione allora siamo pronti a firmare noi la vostra. Del resto il fine giustifica i mezzi: “non vogliamo ius prime noctis”, ha commentato. E così facendo, la composizione politica che stava già giocando un ruolo leonino, acquisisce altro terreno in vista di una futura (?) campagna elettorale.

Rispetto all’operazione “mandiamo a casa Accorinti”, il parlamentare regionale ex lombardiano, ribadisce l’interesse a che si tratti di un’attività corale e per questo comunica che sono già state aperte le cosultazioni.

Abbiamo attivato un tavolo di confronto”, rende noto l’odontoiatra, “al quale hanno già preso parte Salvo Versaci ed Elvira Amata” e, dall’altra parte, ovviamente “Paolo David e Franco Rinaldi”. Del resto, Picciolo lo aveva già detto: i primi con cui parlare sono gli alleati del Pd. Quello stesso partito democratico che si riconferma schizoide con esponenti che assumono posizioni diverse: c’è il gruppo dei “sì”, quello dei “no”, quelli dei “forse” e persino quello dei “non so”. Insomma, se Zuccarello addirittura deposita una mozione, Carbone etichetta i firmatari sostenitori della sfiducia come “personaggi in cerca di autore”; vedremo che posizione assumerà il capogruppo Pd in consiglio comunale e se la sua parola sarà o meno valida anche per tutti i suoi colleghi.

Ma chi ha tempo non aspetti tempo e i Dr sono già pronti al prossimo appuntamento, quello con Forza Italia: lunedì sarà la volta dell’incontro con Pippo Trischitta e Bernadette Grasso.

Se il centrodestra non vuole votare il nostro noi voteremo il loro”, ripete ancora Picciolo.

Non un riferimento ad Udc e Ncd. “Tutti i gruppi verranno contattati”, afferma chiarendo che non è lui ad occuparsi dell’organizzazione degli incontri (lol!). Possiamo sempre pensarci noi: sappiano dunque Germanà e D’Alia che presto saranno invitati ad un confronto anche loro. O forse no!

Ma non si pensi che i democratici per le riforme stiano giocando: “non siamo tipi da vetrina”, commenta il deputato regionale. “Noi siamo diversi. Noi siamo geneticamente diversi”.

(@Eleonora.Urzì)

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